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Rett.° i primi Ispettori. Voi sareste Vice-Rett. soltanto per le cose scientifiche, giacché per le amministrative non ne verreste, per vostra fortuna, incaricato, e così potrebbe darsi pace il Corpo degli Avv.1 Concistoriali, tra i quali vi sono diversi Prelati. Tutto sta, che il Papa il voglia con volere sovrano; poiché allora avrete una bella nicchia, nella quale potreste farvi onore, ed attendere tranquillami all’invi- diabilissima vita dell’uomo di lettere. Vedremo cosa Dio sarà per di- sporre, ed intanto voi fatevi merito colla rassegnazione a qualunque evento. Sento, che il Pallavicini del Bene non si trovi, e non se ne abbiano che pessime edizioni. Ma mentre voi ciò mi scrivevate, potevate sog- giungermi il vostro schietto parere sul merito dell’opera. E se dessa fosse classica, come l’altra L'arte della perfez.c cristiana, perche [sic] non suggerite a cod. Tipografo Nobili di ristamparla in bei caratteri? Giacché il Machiavelli stampato costì non è di edizione perniciosa alla vista, avete fatto assai bene di non disdirlo al Sig. Testa. Ripur- gato quell’autore dalle oscenità, e da altre mediocri produzioni, deve riporsi alla testa dei nostri Politici Italiani. Giacché v’interessate cordialm.' allo stato sanitario di questa por- zione di mia Famiglia, vi dirò, che ora gode essa, al pari della porzione segregata,5 perfetta salute. Io risento ancora qualche debolezza, e gli occhi talvolta mi dolgono. Tremo di non potermene prevalere come vorrei, poiché se debbo togliermi la risorsa degli amenissimi studj, non trovo su questa terra, che molestie. Per noi Capi di Famiglia ristretti alle sole rendite agrarie, queste molestie sonosi da cinque anni in poi raddoppiate. In tutte le nostre Provincie è un pianto; e la vostra Fami- glia non è in minor travaglio delle innumerevoli altre. Io, oltre molti risecam.' di spese, vado reggendomi ancora col prodotto di Capitali venduti, e di qualche sopravanzo degli anni favorevoli. Ma se dura così; se mi viene addosso il carico di altra dote per la mia seconda Figlia, non veggo luce, senza qualche impreveduto soccorso della Providenza Divina. Per altro «quod aeternum non est, nihil est». Dunque procu- riamoci i beni eterni, ed avremo vissuto da saggi. Quando mi scrivete, datemi qualche cenno sul Dizionario Univer- sale della Lingua italiana, che si stampa in Milano,'1 da voi lodatomi come il migliore; e del Cicerone stelliano, su cui l’altra sera fui inter- rogato eia chi ha tutto il prospetto, e, per associarvisi, vuò vedere il primo volume. La Prefazione è vostra?