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l’amor suo. I miei complimenti alla sua famiglia, e saluti amo- revoli a Compagnoni, che non so se abbia più memoria di me. La reverisco ed abbraccio di cuore.

il suo affettuosissimo amico
Giacomo Leopardi
920. Di Pietro Brighenti.
Vignola 19. maggio 1826.

Cariss.0 e adoratiss.0 Amico: In uno di que’ momenti di affollamento, che spesso accadono a chi ha molte brighe, dovetti risolvere di recarmi a Modena per combi- nar certi affari di qualche urgenza. Venni con la famiglia sino a Vignola, e le circostanze mi hanno poi obbligato a trattenermi più che non cre- devo. Intanto sono presso al mio Campiglio, dove dimani passerò la giornata: e già gli ho fatto due visite vespertine. Quale delizia sono mai per me questi paesi! Ma abbiamo avuto qualche giorno di pes- simo tempo. In mezzo a questi colli ho cercato di acquistare un tugu- rio, ma inutilmente. Gli Abitanti sono sì innamorati del suolo goduto da’ loro maggiori, che essi ricusano ogni patto. E vero però che io non avrei potuto offerirne loro dei troppo vantaggiosi, perchè Pluto non si è mai curato di favorirmi. Dovunque mi ha accompagnato, e mi accom- pagna la cara memoria di voi, della vra virtù, del vostro amore per me, e sebbene contento, provo una certa inquietezza perchè ben m’ac- corgo che a compirla mi mancate voi. Oh! Se avessi potuto aver qui un casolare! Come sarei lieto di vederlo onorato della vra presenza! Ma il mondo ha molte apparenze di beni veri e grandissimi, che all’ef- fetto non sono compiuti giammai. Sarò di ritorno lunedì sera, (22. and.) o la mattina del successivo martedì. Favorite dire al Sig.r Ignazio:1 i.° Che avvisi chiunque gli ricerchi di me, che son fuori per affari, e non posso ritrovarmi costì che al tempo suindicato; 2.0 Che particolarmente avvisi di ciò l’Ortolana custode della mia casa; 3.0 Che cerchi del fallegname della Stamperia, e gli dica il mede- simo; 4.0 Che lunedì verso sera si trovi alla mia abitazione, e non si