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cura, c grazie a Dio sto bene. Sono seguiti qui veramente parecchi omicidii, da canaglia a canaglia, ma chi dice cinquanta, conta le unità per diecine. Mando questa sotto coperta alla Marchesa Roberti come Ella mi disse altra volta. La prego a riverirla in mio nome, e scusarmi con Lei della libertà, tanto più che mando la lettera chiusa. Ella mi dirà se ho fatto bene o male serven- domi di questo mezzo. Io non ho arrischiato di mandarla altri- menti. Mi confermi la sua benevolenza e mi ami come io l’amo. Il suo tenerissimo figlio Giacomo.

905. Di Pier Lisandro Polidoros.
Ginevra 25. Aprile 1826.

Mio Cmo Sig.r Conte Il giorno 12. corrente ho ricevuto contemporaneamente le due di Lei Cme in data 16. Marzo e 5. Aprile,1 e non posso comprendere il ritardo della prima. Poco importa. La ringrazio intanto della pena che si è data per me. Ho tardato a rispondere, sperando poterle annun- ziare l’arrivo delli Baulli, ma in quest’oggi l’Amico Sig.r Russier ha ricevuto lettera dalli Sig.ri Mestralet Pere, et Fils in data 22. corrente da Torino, e lo avvisano, che li Baulli non sono comparsi. Mi sembra impossibile questa tardanza; e però sono a pregarla di favorirmi ancora una volta d’indagare cosa siano divenuti, e gli anticipo li miei ringra- ziamenti. Certamente passerò qui l’estate, onde Lei potrà pure spedir- mi quel che desidera per essere stampato,2 e sarà servito come deside- ra, ed occorrendo io stesso farò il revisore. L’ultima opera dell’Abbate de la Mennais intitolata «De la Religion considerée dans ses rapports avec l’ordre politique, et civil» è stata intercettata dal Governo, e l’Au- tore ha dovuto comparire al Tribunale di Correzione. Sentiremo, se sarà condannato. Si và a formare nel Belgico una legione liberale di volontari per andare in ajuto de Greci. Sembra inevitabile la guerra de Russi col Turco, e si prevede una gran crisi in tutta l’Europa. Il resto in appresso. Mi conservi la sua padronanza, e mi creda sempre

Suo Dmo, ed Oblmo
Pierre Lisandre Polidoros

chez Mons.ur Russier