Anche il sig. Moratti mi scrive degli ostacoli che si trovano per
le carte manoscritte che sono unite alle prove di stampa, e mi fa sen-
tire che alcune ne sono state fermate, tassate, ma non ancora resti-
tuite. Vedremo che ne accadrà, e mi regolerò per l’avvenire, preve-
dendo pur troppo che bisognerà che m’astenga dal mandar costì
manoscritti col mezzo della posta.
Lunedì scorso, cioè il dì 17, entro un quaderno del Ricoglitore e
alla direzione del medesimo, le ho mandato delle altre prove di stampa
del Petrarca insieme al corrispondente ms. Sa il Cielo qual destino avrà
avuto quel quaderno.
Ho piacere ch’Ella abbia avuto il Petrarca da Firenze. Sentirò volen-
tieri se vi sia niente di buono.
Cordiali saluti per parte de’ miei anche alla Sig." Padovani. L’ab-
braccio di cuore
Il suo vecchio cord.mo am.co
Stella
901. |
Di Monaldo Leopardi. |
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Mio Caro Figlio.
Ilo ricevute le Procure che mi havete spedite, e ne farò l’uso
opp[ortu]no. Fratanto io vi ho nominato ad ambedue li Benefizii. Si
sono pubblicati li soliti editti, e dopo dieci giorni verranno spedile
le Bolle a vro favore, e si assumeranno i Possessi. Intendete già che
se vi piacesse di riassumere il Collare i Benefizii sono vri, e ve li lascio
con tutto cuore. Se poi non vi accomoda per ora farò uso della vra
rinunzia, e procurerò di ottenerli in Amministraz.' come avevamo
incaminato. Avvertite però che di questo concerto in cui siamo per
la rinunzia non dovete mai fare parola con alcuno, neppure con li vri
Fratelli. Nel Foro della coscienza io sono salvo perchè non vi dò li
benefizii col patto di rinunziarli, nè con veruno altro patto, anzi ve
li dò liberami, di cuore, e con desiderio che voi li riteniate. Nel Foro
esterno però questa rinunzia concordata precedentem.c potrebbe dar
sospetto di simonia, ed esporci a perdere li Benefizii. Fratanto per
meglio assicurarne la conservazione è necessario un qualche piccolo
vro sagrifizio, cioè che usiate una cravatta nera, ed un soprabito mode-