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primi dicasteri di Roma, e della Cristianità, ed ecco come qualche volta gli affari massacrati periscono irreparabilm.c Alli 20. di questo mese, cioè di quà a sei giorni spirano li 4 mesi dentro i quali devo nominare altrimenti ne perdo il diritto; e non posso nominare Pietruccio perchè non ha la età canonica. Dunque è indispensabile che per un momento m’imprestiate il vro nome per farne uso onesto e necessario in prò di tutti. Domani io nominerò voi, e frà quattro o cinque giorni verranno spedite le Bolle in favor vostro, e si prenderà possesso dei Benefizii in vostro nome. Pochi giorni appresso, se resterete nella determinazi di non vestire per ora abito e tonsura clericale, rinunzierete ambedue li benefizii, ed io avrò altri quattro mesi per fare una nuova nomina. In quel tempo servendomi di un altro Spedizioniere, rinnoverò l’istanza e si tornerà all’antico concerto. Occorre dunque che voi mi spediate subito due Procure per assumere il possesso dei Benefizii, e due per rinunziarli, tutto conforme alle minute inserite.2 Tutti questi atti devono essere senza data, e col nome del Procuratore in bianco. Devono essere scritti in quattro foglietti di carta bollata da un bajocco e mezzo l’uno. Purché siano firmati da voi possono essere scritti di altrui carat- tere, e se non voleste alcun impazzimento potreste anche mandarli fir- mati in bianco, ma è sempre un azzardo il mandare queste carte in bianco per la posta. Con questo metodo tutto sarà riparato, e voi non dovrete riassumere la Chierica neppure per un giorno, giacche facen- dosi la rinunzia poco appresso al possesso non si verificherà che abbiate ritenuto il benefizio in abito secolare ciò che darebbe a chiunque il diritto di impetrarlo, cioè di toglierlo a voi e pigliarlo per sè. Di ciò dunque siamo intesi. Tutti grazie a Dio stiamo bene, e tutti vi salutano caram.c Io vi abbraccio di cuore, e vi prego da Dio mille benedizioni. Addio mio caro figlio. Abbiatevi cura e consolate con le vre buone nuove Il vro Aff.° Padre

893. Di Carlo Pepoli.
[s.d., ma Bologna, 15 aprile 1826]

C.A. Mia sorella mi ha scritto come voi desiderate che la S.ra Rosa Padovani sia invitata all’Accad.® che si farà questa sera al Casino.