dere a qualche mia lettera d’importanza, quando solitamente non lascia
passar ordinario senza rispondere. Io la prego dunque d’informarsene
subito, e di cercar con tal occasione di farmi spedire, o di spedirmi
Ella stessa le prove di stampa che non mi fossero state spedite. A me
manca di ricevere i fogli 7, 8, 9 e 10 del Cicerone, e parecchie prove
di stampa del Petrarca. Questa sera alla direzione del detto amico spe-
disco sotto fascia entro due quaderni del N. Ricoglitore il foglio 11
del Cicerone e le nuove prove del Petrarca.
11 ritardo dei fogli del Cicerone m’è nocivo, onde quasi penserei
di non più mandargliene, tranne qualche singolo caso, come sarebbe
quello della Prefazione latina, e forse anche quello delle Note pure
latine. In quanto alla traduzione del padre Cesari, il buon ab. Benti-
voglio si presterà già per tutto ciò che riguarda la fedeltà della inter-
pretazione, ed anche rispetto a qualche mutazione che occorresse per
la varietà del testo. Vorrei sentire intorno a tutto ciò il suo sentimento.
Avrà già intesa la perdita che andiamo a fare del Monti.2 Io ne
sono addolorato non rispetto alle lettere, ma rispetto all’amicizia che
con lui mi legava. Se la virtù medica lo ricupera (del che io dubito)
ei condurrà il resto de’ suoi giorni infelicemente, come uomo che ha
perduto tre quarti de’ suoi sensi. Secondo me reputo fortunata la vec-
chia sua cameriera (raro esempio d’amore) che nel veder disteso a terra
il suo padrone, e credutolo morto, fu presa da una sincope, che dopo
poche ore la tolse dal mondo: da quel mondo che ha sì belle delizie!
Tutti i miei la salutano di cuore ed io l’abbraccio.
Il suo vecchio corclialiss. am.“
Stella
P.S. Se a Lei toccasse d’inviarmi le sud.0 prove di stampa, la prego
di farlo per via di pacchetto da mandarsi all’offizio delle consegne della
posta, facendolo notare a libro, ecc.
[Bologna] 14 Aprile [1826] |
Cariuccio mio.
Le tue lettere mi lasciano sempre un sentimento di tristezza;
perchè quando anche avessi mille cagioni di gioia, che non ne