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mente mi trovo bene, ma nel passato Inverno ho molto sofferto; spero di godere nella prossima Primavera. Torno a pregarvi di spedirmi il gran Baullo, con la piccola cassettina, che lasciai presso di voi alla dire- zione delli Sig." Mestralet Pére et Fils Spedizionieri in Torino, per essere rimessi li due oggetti in Ginevra all’ordine del Sig.r Alessan- dro Russier; peraltro vi prego di far bollare li d.1 due Baulli, e racco- mandare alli Sig." che li spediranno, di farli passare per Parma, e Pia- cenza, ed evitare li stati Austriaci. Le spese, che occorreranno le farete pagare a cotesti Sig." Spedizionieri, e si rimborzaranno sopra li Sig." Mestralet ec. essendo stati già prevenuti. Favoritemi caro Sig.r Conte, e ve ne sarò tenuto. Datemi qualche notizia, ed avvisatemi, se posso scrivervi quel che passa nel gran Mondo, essendo qui a portata di sapere tutto. Mi risponderete a tenore della sottoscrizione. Scrivo in fretta, e perciò mi scusarete della brevità. Amatemi, comandatemi e sono sempre Vro Dmo, ed Oblino S.re Pier Lisandro Polidoros a Geneve chez Mons.eur Russier

865. A Filippo Schiassi.
[s.d., ma Bologna, 15 marzo 1826]

Chiarissimo Sig. Professore. Il march. Giuseppe Melchiorri mio cugino, passando di qua rapidamente per Parigi, mi ha consegnato il piego che è colla presente, incaricandomi di farlo ricapitare a Lei e di pregarla a voler favorire di farlo tenere in Padova all’Ab. Furlanetto,1 che l’attende, e dal quale Ella forse avrà già qualche avviso sopra di ciò. Adempio la commissione, e nel medesimo tempo mi offe- risco ai suoi comandi, e con piena stima ho l’onore di dichiararmi

Suo dmo servitor vero
Giacomo Leopardi