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avrò vuotato questo vero calice di passione del Petrarca, potrò vedere di soddisfarla in qualche modo io medesimo. - Ho saputo che il march. Triulzi, non molti giorni fa, venendo da Milano, ha detto in Modena che il Martirio de’ SS. Padri non è veramente del 300, come era creduto in Modena e qui, ma che si riputava probabilmente opera mia. Ho molte dimande in questo proposito da’ miei amici che hanno sentito questa voce anche d’altronde. Io ho costantemente negato, e mostrato di non saper nulla. Ma mi pare impossibile che se Ella, che è il solo a cui mi sono manifestato, non avesse scoperto il segreto, si fosse potuto pensare a me appunto, fra i mille che possono aver fatta la stessa cosa, e ciò poi in Milano, dove io non sono quasi conosciuto. Se dunque Ella ha creduto bene di palesare il segreto, la supplico a darmene un cenno, perchè in tal caso il contegno che io uso ancora co’ miei amici (molti de’ quali rispettabilissimi), mi farebbe torto con loro, e di più sarebbe inutile. - Ha Ella veduto il numero 61. dell’Antologia, Gen- naio 1826? è penetrato ed ha avuto corso in cotesti stati? vi ha Ella veduto il Saggio delle mie Operette morali?5 Le parlai già in Milano di questo mio ms. Ne abbiamo pubblicato questo Saggio in Firenze per provare se il ms. passerebbe in Lombar- dia. Giudica Ella che il ms. faccia a proposito per Lei? Biso- gnerebbe che si compiacesse di darmene una risposta non affatto indecisa, perchè io ho esibizioni ed istanze di stamparlo da Firen- ze, da Torino, qui, ed anche da Napoli, nei quali luoghi il mio nome non ha la disgrazia di essere così profondamente disprez- zato come nella dotta e grassa Lombardia. La pregherei dunque di leggere, se le piace, con qualche attenzione, quel Saggio, e dirmene il suo parere; perchè piacendo a Lei, rifiuterò qualun- que altra occasione, come ho sospeso di accettarle fin qui, per intendere il piacer suo. Tutte le altre operette sono del genere del Saggio, se non che ve ne ha parecchie di un tuono più piacevole. Del resto in quel ms. consiste, si può dire, il frutto della mia vita finora passata, e io l’ho più caro de’ miei occhi. - I miei com- plimenti a tutti i suoi, e mi creda con vera stima e vero affetto

Suo sre ed aco cordialissimo
Giacomo Leopardi