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Paolina mia. Finalmente rivedo il tuo carattere, che tu sai già quanto mi sia caro. Oggi stesso ricevo la tua lettera, e oggi rispondo; sicché Mamma non si maraviglierà se insieme con que- sta non vede il velluto; ma assicurala che farò il possibile per servirla presto e bene, e salutala e baciale la mano per parte mia quanto più caramente saprai. Ti ringrazio tanto delle nuove che mi dai del paese, e ti ripeto che mi sono molto care, e che desi- dero che tu me ne scriva spesso. Io non sono mai stato in Firenze, ch’io me ne sia accorto, e puoi credere che non avrei avuto nes- sun motivo di farvene un mistero. Bensì quest’autunno ebbi intenzione e occasione comoda di darvi una scorsa, ma ci dovetti rinunziare, perchè il viaggio sarebbe stato un veleno per la mia indisposizione. E vero che quest’inverno, sebbene sono uscito ogni giorno, ho fatta vita ritirata, per la solita pigrizia che il freddo mi mette addosso; ma Ricci vi parla di questo Novem- bre, quando io stava sempre col serviziale alle coste, nel quale stato vedete bene ch’io non poteva fare una vita molto dissi- pata. Del resto non date mente a Ricci, ch’è un buonissimo gio- vane, ma non capisce niente, ed è un imbroglione, e soprattutto un terribile seccatore, tanto che qui per levarmelo d’attorno, fui obbligato a dar ordine che gli dicessero ch’io non era in casa, dove veniva ogni terzo giorno a pregarmi che gli facessi far figura nel mondo letterario. Salutami tanto Carlo, e digli che mi scriva. Dimmi poi qualche cosa di Luigi; e Pietruccio come studi e come si porti nel suo nuovo abito, nel quale sono impaziente di vederlo. Giordani è un gran pezzo che non mi scrive e che non scrive più a nessuno, perchè si è fatto il più pigro e divertito uomo del mondo. Quanto all’esemplare delle mie operette, non dubi- tare che tu ne avrai per te ed in tua proprietà esclusiva senza associarti. Io non sogno di te, perchè tu sai che fuori di Reca- nati io non sogno mai (cosa che mi fa maraviglia, però veris- sima); ma penso a te vegliando, e ti amo, se è possibile, ogni giorno più. Ma che vuol dire che non mi dai nessuna nuova di te? Tu ti sei scordata una parte essenziale, e però ti condanno a tornarmi a scrivere, e dirmi tutti i fatti tuoi. Vedendo la Zia