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vato rivedute da mano maestra, e quali io non dubitava già ch’esser dovessero. Domani le farò vedere all’ab. Bentivoglio che ne sarà con- tento egualmente. Ora attendo le altre: cioè quelle del 30 e 40 foglio che se verranno con pacchetto per la posta verranno più sicure; e que- sto lo scrivo anche all’amico Moratti. Intorno al Manuale, che non dubito sarà cosa eccellente, le scri- verò in appresso. Intanto a me pare che dando fuori queste Operette separate si potrebbe far cenno che riuscendo a darne fuori un qualche numero si avrebbe una raccolta di Moralisti greci. Non vorrei che la Comparazione delle sentenze di Bruto e di Teofrasto incontrasse qual- che ostacolo alla Censura, e per ciò ne parlerò in prima ad uno dei Censori. Ella intanto, se non fosse cosa di gran lavoro, potrebbe ritoccar la copia che vorrebbe mandarmi, e darla poi al sig. Moratti perchè la mettesse nel i.° gruppo che m’invierà. Potrò servirla delle due annate i8i6e 1817 dello Spettatore ita- liano e straniero. Se sono per Lei, non si dee parlar di prezzo. Se fos- ser per altri, il prezzo di associazione di que’ 48 quaderni è L. 72 - milanesi o sia itali L. 55.30, e il ribasso quale a Lei sarà per piacere. Mi ricordo benissimo del Saggio sugli errori popolari, nè dubito ritro- varlo tra i manoscritti che tengo.1 Ne farò far ricerca domani, e colla prima spedizione che saremo per fare costì Ella il riceverà sicuramente. Il mio Luigi è andato in campagna per guadagnare un po’ nella salute. Io la saluto adunque in nome del resto della famiglia ch’è qui, e sta bene, e l’abbraccio di cuore Il suo vecchio amico Ant.° Fort.0 Stella

844. A Pietro Brighenti.
Bologna 17 Febbraio 1826

Mio caro. Ti mando un piccolissimo saggio di cibi quaresi- mali della Marca. Desidererei che fossero di tuo gusto, e più ancora, che tu scusassi l’estrema piccolezza del dono. Voglimi bene. Addio addio.