vato rivedute da mano maestra, e quali io non dubitava già ch’esser
dovessero. Domani le farò vedere all’ab. Bentivoglio che ne sarà con-
tento egualmente. Ora attendo le altre: cioè quelle del 30 e 40 foglio
che se verranno con pacchetto per la posta verranno più sicure; e que-
sto lo scrivo anche all’amico Moratti.
Intorno al Manuale, che non dubito sarà cosa eccellente, le scri-
verò in appresso. Intanto a me pare che dando fuori queste Operette
separate si potrebbe far cenno che riuscendo a darne fuori un qualche
numero si avrebbe una raccolta di Moralisti greci. Non vorrei che la
Comparazione delle sentenze di Bruto e di Teofrasto incontrasse qual-
che ostacolo alla Censura, e per ciò ne parlerò in prima ad uno dei
Censori. Ella intanto, se non fosse cosa di gran lavoro, potrebbe ritoccar
la copia che vorrebbe mandarmi, e darla poi al sig. Moratti perchè la
mettesse nel i.° gruppo che m’invierà.
Potrò servirla delle due annate i8i6e 1817 dello Spettatore ita-
liano e straniero. Se sono per Lei, non si dee parlar di prezzo. Se fos-
ser per altri, il prezzo di associazione di que’ 48 quaderni è L. 72 -
milanesi o sia itali L. 55.30, e il ribasso quale a Lei sarà per piacere.
Mi ricordo benissimo del Saggio sugli errori popolari, nè dubito ritro-
varlo tra i manoscritti che tengo.1 Ne farò far ricerca domani, e colla
prima spedizione che saremo per fare costì Ella il riceverà sicuramente.
Il mio Luigi è andato in campagna per guadagnare un po’ nella
salute. Io la saluto adunque in nome del resto della famiglia ch’è qui,
e sta bene, e l’abbraccio di cuore
Il suo vecchio amico
Ant.° Fort.0 Stella
Mio caro. Ti mando un piccolissimo saggio di cibi quaresi-
mali della Marca. Desidererei che fossero di tuo gusto, e più
ancora, che tu scusassi l’estrema piccolezza del dono. Voglimi
bene. Addio addio.