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vazioni. - Le si manda al solito sotto fascia il N.° XIII del Ricogli- tore, colla copia pel sig. Moratti: nell’uno s’inserisce una prova del i.° fogl. delle lett. Cic., nell’altra del 2.0 foglio. Or con piena stima ed amicizia, augurandole ogni bene, distintamente la riverisco. Servitor suo di cuore Luigi Stella Non lascio partir la presente senza non mandarle un bacio di cuore. La dichiarazione del contenuto sotto fascia la può fare sulla soprascritta medesima e non dietro; cioè: Prove di stampe delle lettere di Cicerone carte n.°...

835. Di Giuseppe Melchiorri.
Roma 7. Febrajo 1826.

Caro Giacomo. Godo nel sentire che il trecentista del secolo 19.0 sia già stampato, e ne aspetto con impazienza un esemplare. Ero sicuro dell’accoglienza di Milano, e riderò dell’accoglienza de’ nostri puristi. Sento dolerti del freddo, ed hai ragione avendone anche noi avuto del più cattivo, ma ora siamo alla primavera tanto sono belle le gior- nate. M’immagino che li tuoi geloni ti avranno molestato non poco. Vorrei che quest’altro inverno lo venisti a passar frà noi. A proposito di che ti dirò, che giorni indietro parlandp con Mai di altre cose, egli m’entrò in discorso di tè, e mi disse che il collegio filologico, si stava occupando a sua insinuazione di far sì che tu venisti a fissarti in Roma con un impiego letterario che ti volevano proccurare. Quanto ciò sia vero, e come detto con sincerità non saprei assicurartelo, mentre il canale è sospetto, ma d’altronde rifletto che io non lo aveva eccitato a questo discorso. Io suppongo che vi brighi anche Antici, e le Can- zoni, che io aveva, richieste da lui per una persona autorevole, che forse le avrebbe ritenute, come di fatti è stato, me lo fanno credere. Se saprò qualche cosa te ne renderò consapevole. A quest’ora avrai veduto Furlanetto, al quale consegnai le lettere d’Erizzo per te, e non sò che altra cosa. Ho potuto somministrare al med.° per il suo Lessico un centinaio circa di nuovi vocaboli, che ora