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se escono dalle vre mani, e di assicurarne il ritorno. Sapete che io sono un po’ geloso di questa nra Librerìa la quale non vorrei vedere distrutta prima di mè. Anzi in proposito di essa vi prego di scrivere a Peppino Melchiorri, e di ottenerne il ritorno del mio Catone,2 che gli fa com- pagnia da tré anni, e che io voglio ricollocare al suo posto. Venendo al Benefizio, lodo la vra risoluzione, e lodo anche che non pensiate ad abbracciare lo stato eccles.0 finché non ci siate invitato da quello Spirito che spira dove vuole, e non dove sembrerebbe bene a noi che spirasse. Anche senza il collare si può esser Santi, e San Pie- tro apre le Porte del Paradiso anche senza la dimissoria del Vescovo. Mi sono però informato ed ho conosciuto che Roma qualche volta accorda ai Patroni di sospendere la presentazione del nuovo Rettore per sei o otto anni, e di applicare le rendite ad un uso onesto, soppor- tati i pesi consueti. Io volentieri domanderò questa grazia e cederò a voi le rendite del Benefizio, ma bisogna maneggiar bene la cosa per i miei riguardi domestici. Scrivetemi ostensibilm.0 nei termini sudd.1, come avendo avuto questo lume da altri, e pregatemi di farvi ottenere questa piccola temporanea Provvista, toccando che voi niente costate alla Casa. Io sono inimico giurato di questi giri, ma mi conviene pat- teggiare fra il mio cuore, ed il molto giudizio di Mamma vra la quale vi ama tenerissimam.c, ma crede che le vre Lettere siano una miniera d’oro la quale vi renda inutile qualunque altro sussidio. Questo mio suggerimento non trapeli dalla vra risposta, e se volete scrivermi non ostensibilm.e dirigete la lettera al Gonfalloniere, con la Mansione di altro carattere. Addio mio caro Figlio. Ho scritto con una penna be- stiale. Prima dell’incaglio postale vi spedii per la Posta la vra veste da Camera, e un po’ di Tabacco diretto al S.r Cosimo Papareschi. Spero che avrete tutto ricevuto. Addio. Vi abbraccio, e vi benedico di cuore vro Aff.° Padre

831. A Karl Bunsen.
Bologna 1 Febbraio 1826

Signore ed Amico pregiatissimo Rispondo alla gentilissima sua dei 27. Gennaio. Ella ha molto ben giudicato circa la proposizione deH’Emo di Stato relativa ad un impiego nella Vaticana, ed il suo proverbio tedesco è otti-