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829. Di Carlo Emanuele Muzzarelli.
[Roma li 29. del 1826]

Sig.r Conte Padne Stmo. Ieri soltanto mi è stato possibile di aver il rescritto per la licenza de’ libri proibiti chiesta da questo S.r Dott.r Ercole Guidetti. Sperava di poterla ottenere più ampia, ma non è stata assolutamente fattibile, giacché i rigori su questo proposito crescono ogni dì più per la quan- tità de’ libri cattivi che innondano l’Italia. Mi auguro miglior occasione onde servirla in qualche affare di mag- gior rilevanza. Voglia aggradire i saluti della comune amica S.ra Enri- chetta Dionigi: la prego de’ miei a’ Coniugi Aliprandi;1 ed ho il bene di rassegnarmi Devtmo Oblmo Serv.c C.E. Muzzarelli Roma li 29. del 1826

830. Di Monaldo Leopardi.
Recanati 31. del 1826.

Mio Caro Figlio. Ho ricevuta la Carina vra delli 25, ed a mè come a vra Madre ha fatto grandissima pena il sentire quanto soffrite per il freddo. Io lo prevedevo ed anche per questo avevo desiderato che ritornaste a pas- sare l’inverno in Casa dove avreste ritrovata maggiore custodia, ed un clima meno rigoroso di quello di codi Città riputata la Ghiacciaja dell’italia. Piaccia al Sig.ce che non vi sia di danno, e che presto la mitigazione dell’aria vi ridoni intiera salute. Finalmente Sabato 28 corri partì a codi volta Fusello che vi recherà le nre buone nuove, e ci recherà le vre. Al medi consegnai un piccolo Bariletto di olio e una scattola dei nri Fichi. Questi oggetti sono inutili sicuramente per voi, ma forse vi serviranno per far cono- scere ad altri i prodotti del nro Territorio. Allo stesso Fusello si consegnarono dai vri Fratelli alcuni scritti vri e con essi alquanti numeri dello Spettatore, e le Poesie del Monti.1 Vi raccomando questi libri assai pregandovi di sorvegliarli attentami