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i benefizii ipso facto. Nè per questa caducità si fanno molte cerimo- nie, giacché il primo Chierico che reclama e adduce le prove di fatto impetra il benefizio per sè, e il benefizio istesso è perduto per la fami- glia per sempre. Fin qui vi hò esposto lo stato della cosa ed ora vi espongo il mio consiglio. Io gradirei e sommami gradirei che vi piacesse lo stato ecclesiastico e quindi il vestiario che gli corrisponde. Se ciò fosse imme- diatami potrei ottenervi i distintivi prelatizii, e potreste comparire nella società in un grado più rispettato, e aprireste una strada di con- siderarvi alla corte nra, la quale per quanto vi apprezzi non saprà mai come distinguervi finché non vestirete la Sua montura. Altronde non vedo quale ripugnanza possa aversi ad un abito, clericale o prelatizio poco importa, il quale fù l’abito di tanti Santi, e lo fù pure di tanti uomini grandissimi in ogni genere di grandezza. Conosco che in addie- tro per i vri rapporti letterarii avrete dovuto capitolare coi pregiudizii o piuttosto colle malvaggità del tempo, ma attualmi la vra età la vra esperienza e il vro nome vi mettono al di sopra di queste umiltà, e siete in grado di dare il tuono nella repubblica delle Lettere piuttosto- chè di riceverlo. Qual trionfo figlio mio per la causa dei Santi e dei Saggi, e qual gloria per la Chiesa e per Io Stato, se l’uomo il più eru- dito forse dello Stato spiegasse arditamente la bandiera della Chiesa, e con ciò proclamasse altamente che gli studii le Lettere, e le medita- zioni dei saggi conducono a conoscere e a venerare la Chiesa, e a disprezzare e combattere i palesi e nascosti inimici? Voi con quest’atto ed in questi tempi fareste per la Chiesa di Gesù Cristo forse più che non fecero isolatami i martiri con lo spargimento del loro sangue, e di quest’atto eseguito con intenzione retta, pura, cristiana vi trovere- ste applaudito in terra, e premiato gloriosami in Cielo. Se per altro lo stato ecclesi non vi conviene, e se consentireste solami ad assu- merlo per questa miseria del Benefizio, io vi consiglierei a non pigliarlo perchè il galantuomo deve procedere in coerenza dei suoi principii, e non conviene ricevere stipendio da un Principe vergognandosi di portare la sua divisa. Mi pare che la Benedizione di Dio non potrebbe essere nè sopra di voi nè sopra di mè, e che in somma dobbiate restare o ecclesiastico proveduto, o laico senza beni di Chiesa. Nulladimeno me ne riporto a voi, e farò quanto sarà per piacervi. Fusello che disse nuovami di partire al mora.0 fece che trattenessi di spedire il noto Pachetto al Si Cosimo Papareschi.1 Lo ho infran- cato oggi, e ditegli che mandi a riscuoterlo. Qui siamo sotto alla neve,