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821. Di Monaldo Leopardi.
Recanati 16. del 1826.

Mio Caro Figlio. Soggiungo alla cara vra dei 13. Credo che esponendo nudamente la verità si otterrebbe che poteste ritenere il noto Benefizio con la dispensa dall’Uffizio divino, in vece del quale verreste obbligato alla recita di poche preci, e spero che in questo attese le vostre circostanze sanitarie, e letterarie non si troverebbe grande difficoltà. Maggiore però, anzi credo insuperabile, si troverà neH’ottenere dispensa d’in- cedere in abito e tonsura clericali, giacché non se ne potrebbe addurre una ragione plausibile. Io nè scrissi già allo spedizioniere Lavizzari uno dei migliori, e mi rispose che neppure conveniva il domandare questa esenzione. Il mezzo termine che proponete di vestire abito oscuro e cravatta nera può venire adottato spontaneamente da chi non vuole mostrarsi decisamente in abito di Prete, ma non può venire ricono- sciuto e legitimato dalle autorità eccles.c, le quali riconoscono tutti i beneficiati come ecclesiastici, e vuole che incedano come tali, senza ammettere uno stato di mezzo, ed una cosa neutra frà l’uomo laico ecl il Chierico. Certo che se voi assumendo il Benef.0 e rendendovi con ciò manifestamente eccles.0 vestirete come avete immaginato, dif- fidimi sarete sgridato, come non vengono sgridati quei Preti che vestono così, ma in sostanza converrà che sappiate e professiate di essere ecclesiastico, e che quell’abito è abito ecclesiastico sì, ma quasi di campagna, e che non sempre si può vestire un abito campagnuolo. Inoltre e sopra tutto è indispensabile la Chierica alla quale non vedo compenso. Finalmente voi conoscete bene che ogni ordine o classe della società deve avere il suo abito eli gala o costume, come dicono i Fran- cesi, e che si danno delle occasioni nelle quali ognuno deve mostrarsi indispensabilm.0 coi suo grande abito. Il vro sarebbe quello di Abbate con Ferrajoletto, Collarino, Chierica e cappello pretino, e non potre- ste dispensarvi dall’usarlo in ogni pubblica funzione o ricevimento dove non vi convenisse il comparire in abito di campagna. Se anche poi o per singolarità di combinazioni, o per fermezza di proponimento riu- sciste a mai vestirvi da abbate, incontrereste un altro scoglio cioè la perdita del Benefizio, giacché un beneficiato che mai o quasi mai si mostra tale dall’abito non incede in abito e tonsura decade da tutti