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nella Sua memoria. Le scrissi sono già molti giorni, e sempre indarno ho sin qui atteso un riscontro; e ne sono sempre impaziente pel desi- derio delle Sue nuove, che sono al mio cuore gratissime. Nè potrei per altra guisa procurarmi cosi distinta maniera di consolazione, man- candomi le lettere del Padre Maestro Poni, che suppongo tuttora di costà assente, e per farsi qui da Chichessia1 un’arcano [sic] di quanto possa essere da Lei scritto. Mi tolga dunque di pena se mi ama ancora, e faccia che dalle assicurazioni della Sua prosperità ritragga per me ancora un’argomento [sic] di bene allo svolgere del nuovo anno, che col cuore sulle labbra auguro pure a Lei che sia per recarLe, spuntando, ogni più desiderata felicità. Il D.r Puccinotti lascia Recanati per salire la Cateclra di Medicina nella Università di Macerata. La di lui perdita mi è tanto maggiormente sensibile, in quanto non posso troppo lusin- garmi di riveder Lei qui così sollecitamente, e riempirne il vuoto. Basti: non voglio perdere la speranza, che vorrà moversi a compassione di me che l’amo tanto, e caldamente me Le raccomando.

Suo dev.°.Obbgmo Servitore, ed Amico.
Luca Mazzanti

Recanati 26. Decembre. 1825

808. A Luca Mazzanti.
[Bologna 30 Dicembre 1825]

Signore ed Amico pregiatissimo. Il mio lungo silenzio non è certamente venuto, nè poteva venire da dimenticanza di una persona come la sua, che mi è e sarà sempre così cara, ma bensì da timore d’incomodarla e annoiarla, non avendo io materia d’importanza sopra cui trat- tenerla. Sono stato veramente un poco indisposto di salute; ora sto meglio, ma non guarito affatto, e non guarirò certamente fino alla stagione calda. A primavera fo conto e spero di aver la consolazione di riabbracciarla. Prima di quel tempo non saprei sopportare neppure il pensiero di mettermi in viaggio, cosa che con questi freddi riuscirebbe molestissima alla mia complessione da ragnatelo. Il P. M. Poni è ancora assente di qua, e non mi ha mai scritto. Dispiace moltissimo ancora a me la perdita che