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tu avrai più di noi. E credi che mi è di tanta pena il pensare che tu soffrirai per quello tanto di più che non ne soffrivi fra noi, che già era anche troppo per te. Mamma vuole che ti saluti nuovamente, e che ti parli del suo grande affetto per te. Addio, caro Giacomuccio mio.

795. Di Luigi e Antonio Fortunato Stella.
Milano 14 dic.c 1825

Carissimo Sig.rc Conte L’ab. Bentivoglio consegnò a mio padre l’incluso foglietto di alcuni passi di Cicerone che gli preme confrontare colla Raccolta di varianti del Lagomarsini, che trovasi nella libreria del Collegio romano in Roma. Ella saprà senza dubbio a chi colà rivolgersi a quest’uopo. Voglia adun- que la di Lei gentilezza pigliarsi questa briga più sollecitamente che sia possibile. I passi segnati coll’asterisco sono quelli per cui v’ha mag- gior premura che per gli altri. Passo intanto a distintamente riverirla.

Suo affezionatiss. servitore ed amico
Luigi Stella.

Le confermo la mia del 12, e le do un bacio di cuore. A.F. S.

796. A Carlo Emanuele Muzzarelli.
Bologna 18 Dicembre 1825.

Eccellenza Reverendissima Ebbi la pregiatissima sua dei 4 del corrente, delle gentilis- sime espressioni della quale debbo ringraziarla senza fine. Pro- fittando della licenza ch’Ella me ne ha conceduta, ho fatto stam- pare qui le sue belle quartine in un foglietto periodico di cui le mando copia.1 Se Ella ne desiderasse qualche altro esem- plare, vedrei di poterla servire. Le spedisco ancora per parte