Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1150

ci hai date della buona Angelina, e della tua premura di vederla; e le hai portato gran contento nel dirle come essa si ricorda di lei, che già credevamo ci avesse dimenticato, non avendo scritto a Mamma l’anno passato di Natale come era solita. E vorrebbe Mamma che le faceste tanti saluti, le diceste tante e poi tante cose da parte sua, che si è ral- legrata infinitamente di sentire che la stia così bene e di salute e di altro; e in somma che se Angelina si ricorda di lei, essa non si scorda di Angelina, della sua bontà, e della sua affezione. Per parte mia ancora, Muccio mio, gli dirai, che io non le perdonerò mai l’afflizione, che mi cagionò con la sua partenza, e che fu tanto grande che durai a pian- gere per tanti giorni; ma che con tutto ciò ancora le voglio bene, e la saluto tanto tanto. Babbo ed i Fratelli gradiscono la sua memoria, e la risalutano ec. E tu scroccati questo pranzo, che io t’invidierò se ti daranno piatti dolci; di tutto il resto non saprò che farne - Mi domandi nuove particolari di me, e de’ miei affari? Essi non si avan- zano di un passo, perchè neppure a Carnevale sposerò; ed io voglio stare a vedere come andrà a finire questa storia; se a S. Angelo, o in un monastero, che ormai per me sarà tutt’uno. Solo ho un gran desi- derio di vederti, e mi pare un secolo che sei partito; e quel ch’è peggio non ho un’ombra di speranza di doverti rivedere così facilmente. Mi sembrò lunghissimo il tempo in cui stasti a Roma, e già ne è scorso quasi altrettanto dall’epoca della tua partenza in poi, e della tua lon- tananza che a tutti noi è dolorosa, ed a me dolorosissima - Frattanto ti godrai qualche superba Opera nel Carnevale che si avvicina, come ti sarai goduta nell’Autunno la Semiramide che piacque tanto a Carlo in Sinigaglia. Ed abbiamo veduto nei Giornaletti l’entusiasmo ecci- tato dalla... non mi ricordo il nome, e le acclamazioni avute in teatro, ed i sonetti stampati, fra i quali essendovene uno di un certo Iacopo, Carlo voleva che fosse tuo, ma io che sostenevo il contrario gli mostrai poi che era stato fatto per essa a Venezia - Andremo in breve a per- dere Puccinotti, per quanto si crede: poiché ha concorso ad una catte- dra in Macerata, e l’ha ottenuta: resta solo ch’egli l’accetti, ma non se ne dubita, poiché seguita ad essere annoiatissimo del suo presente genere di vita - Fio fatto i tuoi saluti a Zio Ettore: che sta un poco meglio, ma si può dire allettato, poiché non si alza che per momenti; parla un poco meglio, e riacquista lentamente l’uso del braccio e della parte sinistra già perduta. Addio, caro Giacomuccio mio. Sta bene per carità, e guardati dal freddo che noi per anco non abbiamo ma che avremo senza fallo, e