vescovo di Bologna da rilasciarsi a favore del loro raccomandato S.1
Ercole Guidetti, e che in seguito mi darò tutte le premure, onde otte-
nergli la licenza di leggere i libri proibiti.
Voglia, S.r Conte, avermi da questo momento nel numero de’ suoi
servitori, chè se volesse accordarmi luogo fra quello de’ suoi amici,
mi chiamerei veramente fortunato. Mi comandi con libertà, se in cosa
alcuna potessi servirla in questa Dominante; e pieno di stima e di attac-
camento me le rassegno
Devtmo, Oblgmo Servitore
C.E. Muzzarelli
Roma 4. Xbfe 1825.
Pregiatissimo signor Cavaliere
Sono in debito di ringraziarla della stimatissima e carissima
sua dei 22 Novembre. La mia salute, per la quale Ella gentil-
mente e amorosamente mostra sì vivo interesse, va di giorno
in giorno migliorando, benché lentamente. Pur non sono obbli-
gato a guardare il letto, e posso anche uscire un poco di casa,
camminando adagio.
Ella mi dà pur buone nuove circa l’affare del Segretariato
di quest’Accademia. Io debbo a Lei ogni cosa in questo affare,
e riuscito che sia, come Ella mi dà ferma speranza, potrò dire
con verità di esser creatura sua, come fin da ora mi pregio e mi
pregerò sempre di esserle un amico obbligatissimo e pieno di
gratitudine. Ma poiché Ella mi vieta di ringraziarla, non mi
distenderò più a lungo su questo proposito. Quanto alla somma
che la sua squisita cordialità ha posta a mia disposizione in Bolo-
gna, io non posso altro che prometterle di profittarne in caso
che mi trovi in circostanza da abbisognare, e l’assicuro che se
questo caso fosse già venuto, io ne avrei già profittato.
Che notizie ha ella del Sig. Niebuhr? Non dimentichi, la
prego, di riverirlo da mia parte e tenermegli raccomandato. Se