Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1115

767. Di Luca Mazzanti.
Recanati 7. Novembre. 1825.

Signore ed Amico amatissimo Se il Suo viver lieto m’è stato sinora, nella di Lei assenza, di qualche conforto, oggi però mi rattrista oltremodo pel timore in che sono, che l’asprezza di codesto clima sia per nuocere alla Sua salute. E per questo che io desidero vivamente il Suo ritorno, onde guardarsi dal rigore della stagione in una più mite atmosfera. Nè Le incresca questo sterile suolo, che per tal guisa al risorgere dell’Aprile potrà rinverdire, e rinfiorare, col vigore del corpo, la Sua bell’anima, che sarebbe altri- menti, nel languore di esso, con tanto danno invilita. E siaLe puran- che di qualche stimolo, se mi ama, la miseria mia, che qui mi sto come pianta selvaggia che è per perire senza il soccorso d’industre cultore. La Sua compagnia amabilissima può sola sottrarmi alla malinconia che mi circonda, porgendo alla mente, ed al cuore l’alimento dolcissimo, di cui sono privo da che più non La vedo. Ma se il desiderio di veder Firenze L’allontana di più ancora, io dispero di riabbracciarLa così sollecitamente quanto Ella dice; chè le attrattive del bel Paese ove il sì suona, e la compagnia dilettevole del Suo amico Giordani La ren- deranno facilmente dimentica di questo Colle, e più ancora di me, cui dà solo qualche entità l’amor che Le porto. E poiché Amore a nullo amato amar perdona, spero siaLe intanto per riescire di piacere che io Le dica di aver racquistato nel mio fisico la tanto lungamente attesa prosperità; e se l’animo in sane membra è sano, io pur mi lusingo di risorgere a miglior vita, specialmente se mi sarà Ella vicino. Io non ho il bene di conoscere personalmente il celebre Giordani, conosco però l’alta Sua riputazione, che il fa maestro di color che sanno, e quindi La prego di raccomandarmi a lui caldamente. Ella mi continui l’amor Suo, che tanto mi è caro, nella sicurezza di esserne corrisposto coll’af- fezione più tenera e leale. Il D.r Puccinotti La saluta, e minaccia di abbandonarci.1

Suo affmo Obbgmo Amico, e Servitore
Luca Mazzanti