ed anche spesso, e starci molto. Del baule è vero quel che hai
sentito, ed è una cosa naturalissima, ma non ho spazio che basti
a spiegartela. Salutami il D.r Prosperi, e dimmi se ha ricevuto
il libro che gli commisi a Bologna. Se vedi Puccinotti, saluta-
melo caramente, te ne prego. Lascio perchè la carta è finita.
Ti bacio. Addio Cariuccio mio. Parlami lungamente di te ogni
volta che mi scrivi.
731. |
Di Luigi Alborghetti. |
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Sig. Conte Cariss.
So che si è ripetutamente incommodato a favorirmi, ed ero sem-
pre in Campagna. Io vi tornerò Lunedì. Se domattina prima del mezzo
g[ior]no potessimo vederci Le proporrei d’unirsi al S. Can. Cozza di
Macerata che alloggia all’Alb.° del Marino, e Martedì viene a tro-
varmi a Como, onde vedere il lago. Scrivo in fretta. Suo
Obb. Aff. S.e e A.
L. Alborghetti
10. Sett.
Nepote Carissimo
Per mancanza di tempo, non aggiunsi nella mia lettera dei 30. sca-
duto alcuni riflessi, che ho fatti sulla nuova Edizione delle Opere com-
plete di Tullio, ideata dal benemerito Sig. Stella. Parmi, che si pensi
di darle in Latino colla traduzione italiana dicontro; ed io credo, che
ciò riuscirebbe a danno dell’Editore, e d’Italia. Una edizione siffatta
dovrà essere naturalmente superiore a tutte le altre sì per la precisione
del testo, come per la scelta, ed importanza delle Note, e diverrà per-
ciò oggetto di gola non solo per gli eruditi, e per le biblioteche nazio-