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pre, e vivere a spese d’altri; ovvero se mi muoverò di qua, mi stabilirò piuttosto a Firenze oppure a Bologna, dove mi sono fermato nove giorni e sono stato accolto con carezze ed onori ch’io era tanto lontano dall'aspettarmi, quanto sono lontano dal meritare, e dove tra i molti partiti che mi si offrono, ho quello di un Giovane Signore Veneziano2 ricchissimo e studiosissimo che mi vuole onninamente con se per aiutarlo negli studi. Vedrò quello che ulteriormente sarà fatto dal Seg.° di Stato, ed allora mi determinerò secondo i di Lei consigli, che la prego calda- mente a continuarmi. Le dirò ancora che vaca attualmente in Bologna il posto di Segretario dell’Accademia di belle arti, il quale, come tutti mi han detto, non esige cognizioni maggiori di quelle poche che io ho, e mi lascerebbe quasi tutto il tempo libero agli studi. Il soggiorno di Bologna sarebbe per me molto più grato e più pro- fittevole che quel di Roma, perchè in Roma non potrei conver- sare se non con letterati stranieri (giacché non vi sono letterati romani), il che è cosa molto difficile per me, che non sono eser- citato nelle loro lingue laddove Bologna è piena di letterati nazio- nali, e tutti di buon cuore, e prevenuti per me molto favorevol- mente. Se il Sig.e de Bunsen proponesse al Seg.° di Stato di darmi il detto impiego, forse la cosa riuscirebbe, e in tal caso io potrei servire il Sovrano con quelle opere che gli piacesse, e il governo non avrebbe per mia cagione una nuova spesa, giac- ché non farebbe che tenermi in un impiego che in ogni modo dovrebb’essere occupato e pagato. Ho fatto leggere a Stella il di Lei paragrafo relativo a M.r Invernizzi. S iella sarà infinitamente grato a Lei e a quel Signore se vorrà concedergli le sue Varianti, coll’edizione postillata ec. Le dette Varianti si pubblicheranno sotto il nome di M.re Invernizzi, con tutto l’onore dovutogli. Stella darà subito ordine a un suo corrispondente costì, perchè ponga a disposizione di M.re Invernizzi un esemplare di una qualunque edizione com- pleta delle opere di Cicerone, a scelta del medesimo Invernizzi. Se in Roma non si troverà un’edizione che gli soddisfaccia, l’In- vernizzi nominerà quella che gli sarà più a grado, e questa gli sarà inviata di quà.