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gliano del poco onore in cui si tiene fra noi la memoria di quel- l’uomo. Veramente il suo Cicerone in molte parti è ottimo, ed 10 credo che Ella farà cosa lodevolissima in se, e gratissima oltrac- ciò agli stranieri, se nella sua edizione vorrà molto prevalersi di quella del Garatoni. Quanto al tradurre, se io fossi simile a molti altri, le pro- metterei l’opera mia senza difficoltà. Ma avendo il vizio e la debolezza di non voler pubblicare sotto il mio nome se non cose che mi soddisfacciano pienamente, e di mirar sempre a una certa perfezione nello scrivere; e dall’altra parte non essendomi mai provato a tradurre diligentemente prose latine, massime di Cice- rone; diffido assai assai di me stesso, e perciò non le dico per ora altro, se non che io per servirla, mi proverò a tradurre una Orazione delle più brevi, e questa sarà quella post reditum ad Quirìtes. Tradotta che io l’avrò, se non ne sarò malcontento, la manderò a Lei, e sentitone il suo giudizio, mi determinerò circa il tradurne o no delle altre. Vengo ora al Saggio che Ella mi manda della sua edizione, e le dirò il mio parere con tutta la libertà mia naturale. L’argo- mento non ha nulla che non istia bene, eccetto forse una certa tinta un poco declamatoria, ed un cenno di censura che vi si fa sopra una parte dell’Orazione. Alla qual censura forse si potrebbe rispondere molto bene, e in ogni modo io per me non crederei conveniente per nessun conto di entrare a criticar Cice- rone, massime negli Argomenti, perchè le critiche sopra un uomo sommo e ammirato da tutto il mondo, quando anche sieno giu- ste, richiedono un discorso molto più lungo e ragionato. E non mi parrebbe opportuno che la sua edizione assumesse il carat- tere di edizione crìtica, come l’Iliade del Cesarotti1 o simili, poiché per questo vi vorrebbero altri materiali, altro apparato, in somma la sua edizione o muterebbe faccia, o s’ingrosserebbe strabocchevolmente. E una critica superficiale sarà sempre spre- gevole, perchè tutto il superficiale lo è. Circa le note e Veconomia dell’edizione, le dirò sinceramente 11 mio parere o consiglio, distribuendolo per capi.2 i°. Il testo, secondo me, dovrebb’esser preso esattamente