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rispetto. Io ho dovuto passare il libretto delle sue sublimi poesie a varie colte persone, che lo hanno letto con vera ammirazione. Se mi cono- scesse atto a renderle qualche servizio, mi comandi con tutta libertà, e colla piena sicurezza di farmi cosa gratissima, poiché sono e sarò per la vita sincerissimamente

Suo Dmo ed Obmo Ser.rc
Giuseppe De Mattheis

Roma li 4 Aprile 1825.

685. A Giuseppe De Matthaeis.
Recanati, 16 Aprile 1825.

Pregiatissimo e chiarissimo signor dottore, Ricevetti ieri la gentilissima dei 4 del corrente, della quale Ella mi ha voluto onorare. Ebbi similmente l’altra con cui Ella mi favorì mesi addietro, e in questo tempo ho ricevuto più volte i suoi gra- ziosi saluti dal cugino Melchiorri. Sinceramente le protesto che tanti segni di sua benevolenza verso di me, mi riempiono di viva gratitudine, e che esaminando me stesso, non trovo di meri- tarli in alcun modo, c però mi risolvo di attribuirli solamente alla sua bontà, ed anche all’amore che Ella porta alla nostra patria comune, del quale amore Ella mi crede forse partecipe, e in ciò non s’inganna, essendo questo veramente il mio solo merito. In qualunque modo e da qualunque origine io debba ricono- scere l’amicizia che Ella mi offerisce, l’accerto che questa mi è carissima e preziosissima per la stima grande e singolare che io effettivamente e di cuore professo già da più tempo alla sua persona e al suo sapere. Io sarò superbo della continuazione della sua benevolenza, della quale Ella mi permetta di pregarla effi- cacemente. Non mancherò certo di profittare delle cortesissime esibizioni che ella si compiace di farmi, quando io ne abbia occa- sione. Mal grado del poco mio valore ardisco di offerirmi simil- mente tutto ai suoi servigi, e di vero cuore la prego a non rispar-