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DISSERTAZIONI FISICHE causa del moto, non però prossima, e nego in seguito tutte le ridicole conseguenze che da questo principio traggono i Car¬ tesiani. Affermo soltanto essere Iddio la prima, unica, e prossi¬ ma causa del moto primitivo degli astri, de’ Pianeti delle sfere, del sole, ovvero, secondo il sistema Copernicano della terra. In quanto poi ai moti de’ corpi animali, e vegetabili, e di quelli communicati alle materie insensibili per mezzo de’ corpi ani¬ mali, io ammetto l’Ente supremo come causa di essi solamente remota. Ma di ciò abbastanza ragionasi in quella parte di Meta¬ fìsica, in cui si tratta de’ tre famosi sistemi di Eulero, di Carte¬ sio, e di Leibnizio intorno ai moti dell’uomo. Altra legge del moto è, che un corpo qualunque incontran¬ dosi nel suo corso con altro corpo qualsivoglia, tanta forza mo¬ trice riceva il corpo spinto, quanta ne perde quello, che a lui la |io| comunica. Intorno però a questa forza motrice è a sciogliere una questione. Che cosa è ella questa forza? Come possono spiegarsi i suoi effetti? Forse attribuendo ai corpi inanimati le umane sensazioni? Forse astraendo da tutte le nostre idee ed ammettendo per forza motrice un’entità metafìsica, che da noi in alcuna parte non possa concepirsi? La prima di queste pro¬ posizioni è per se stessa un assurdo, la seconda in alcun modo non può dimostrarsi. Dovrò io dunque concludere con il P. Jacquier che questa forza motrice non può spiegarsi se non in¬ 120