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DISSERTAZIONI METAFISICHE sì importante oggetto a dimostrare imprendo al presente l’esi¬ stenza di un essere perfettissimo deducendo ogni argomento dalla vista di tutto il creato dall’essenza medesima di |6s>| questo ente supremo, e dall’universal consenso delle genti tutte. Un saggio Filosofo, il quale spaziando ne’ vasti campi della ragione, e spingendo i suoi pensieri a calcar le vie da questa ad¬ ditateci contempli l’ordine immutabile della natura, l’invaria- bil ruotamento degli astri, il continuato succedersi delle stagio¬ ni, il vegetar delle piante, il non mai interrotto corso del globo in cui abbiam vita; non comprende egli la necessità di una mente perfettissima a regger con invariabil consiglio la tanto ammirevol macchina dell’universo? Egregia fu alcerto l’argo¬ mentazione, che il sublime Arpinate Filosofo apportò a dimo¬ strare la necessità di un essere perfettissimo allorché nel primo suo libro de inventione così scrisse «Melius accurantur quae consilio geruntur quam quae sine consilio administratur,... nihil autem omnium rerum melius quam mundus administratur; nam, et signorum ortus, et obitus definitum quemdam ordinem servant, et annuae commutationes non modo quadam ex necessitate semper eodem modo fiunt verum ad utilitates quoque rerum omnium sunt accomodatae, et diurnae, noctur- naeque vicissitudines nulla in re unquam mutatae quidquam nocuerunt. 102