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FRANCESCO MARIA ZANOTTI 145. Zanotti v, c. xii, 148 (Qualità dell’animo, § 39): Quistione Quarta. Come sciolgami le amicizie. Essendo l’amicizia una benevolenza scambievole, come questa cessa nell’un degli amici, così tosto cessa e rompesi l’amicizia; nè vale, che la benevolenza si con¬ servi nell’altro; perchè questo all’amicizia non basta. (...) Può anche sciogliersi l’amicizia, restando in amenduegli amici la scambievo¬ le benevolenza. E ciò avviene, quando 0 per malizia di alcuno, o per qual’altro siasi inganno, viene la scambievole benevolenza a nascon¬ dersi per modo, che l’un degli amici non crede più di essere ben voluto dall’altro; perchè allora quantunque benevoli si possan dire, non però si diranno amici; essendo l’amicizia una benevolen¬ za, non solo scambievole, ma (...) palese, e manifesta. 146. Zanotti v, c. xii, 149 (Qualità dell’animo, § 40): Quistione Quinta. Se l’uomo felice abbia bisogno d’amici. Noi, se¬ guendo Aristotele, diremo, che ne ha bisogno, non perchè alla felicità debbasi aggiungere altra cosa; essendo essa contenta di se me¬ desima; ma perchè a formarla e comporla richieggonsi tutti i beni, che alla natura dell’uomo convengono, e però anche l’amicizia. 147. Zanotti v, c. xiii, 149 (Qualità dell’animo, § 41): Ha molte qualità, che veramente non sono amicizia, ma però all’a¬ micizia si accostano, e le appartengono; a noi basterà dire di queste sei: della benevolenza, dell’amore, della concordia, della beneficenza, della gratitudine, dell’amor di se stesso. 148. Zanotti v, c. xiii, 150 (Qualità dell’animo, § 42): Della benevolenza. Per le cose finquì dette assai può inten¬ dersi cosa sia la benevolenza, la quale in vero non è altro, che un desi¬ derio del bene altrui. (...) Dell’amore. (...) l’amore non è benevo¬ lenza, (...). E benché il volgo, e col volgo i poeti (a quali hanno voluto accostarsi gli oratori, forse più ancora, che non conveni¬ va) confondano bene spesso queste due cose, chiamando amore la be¬ nevolenza, e benevolenza l’amore; non è però, che anche tal- 539