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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA 107. Zanotti iv, c. iv, 106 (Virtù intellettuali, § 17): La forza dunque, per cui conosconsi i principj, è naturai po¬ tenza, e chiamasi intelletto; ma la forza di conoscerli spedita- mente, et avvertirli qualor d’uopo, è un abito, et è virtù; la qual benché chiamisi essa pure intelletto, non è però da confondersi con la po¬ tenza. 108. Zanotti iv, c. v, 107 (Virtù intellettuali, §§ 19-20): La scienza è un abito dimostrativo, per cui si provano e dimostra¬ no con evidenza le proposizioni per li loro principj; perciò dice¬ si l’uomo aver scienza di quelle cose, che per argomentazio¬ ne dimostrativa conosce; (...). La materia poi della scienza so¬ no le proposizioni istesse, che si dimostrano, inquanto si dimo¬ strano. 109. Zanotti iv, c. v, 108 (Virtù intellettuali, § 21): Potendo la materia della scienza dividersi in più maniere po¬ trà dividersi similmente anche l’abito. Quindi è, che molte scienze esser si dicono, la geometria, l’aritmetica, la logica, la metafìsica, et al¬ tre, le quali tutte sono abiti dimostrativi; ma la materia egli oggetti so¬ no diversi, (...). no. Zanotti iv, c. v, 108 (Virtù intellettuali, § 22): E stato detto da Aristotele, che la scienza versa intorno alle cose ne¬ cessarie, incommutabili, ed eterne; il che dimostra esser vero a que¬ sto modo. (...) Mostra dunque, che [le cose che si conoscono] sieno necessarie, e incommutabili; e se tali sono, sono anche eterne; per¬ chè quello, che necessariamente è, nè può cangiarsi, sempre è; anzi è da per tutto, e ha una certa maniera di immensità. Di fat¬ ti qual luogo è, in cui non ritrovinsi le verità degli aritmetici, e dei geometri? Sono dunque in tutti i luoghi, e in tutti i tempi; o più tosto, essendo fuor d’ogni luogo, e d’ogni tempo, non al¬ trove poste e locate, che in se medesime, risplendono, e si ma¬ nifestano a i tempi e a i luoghi tutti; e perciò sono eterne ed immen- 530