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FRANCESCO MARIA ZANOTTI distinguersi in due facoltà; l’una delle quali può chiamarsi contemplati¬ va; l’altra consultativa, ovvero deliberativa. 93. Zanotti iv, c. i, 96 (Virtù intellettuali, § 3): La contemplativa è quella, che considera le cose non peraltro, che per conoscerle, come fa il matematico allorché considera il rivolgi¬ mento delle sfere. 94. Zanotti iv, c. i, 96 (Virtù intellettuali, § 4): La consultativa è quella, che considera le cose non sol per cono¬ scerle, ma per prender consiglio sopra di esse, e deliberare; (...). 95. Zanotti iv, c. i, 97 (Virtù intellettuali, § 5): Ora potendo l’uomo di leggieri ingannarsi, e trascorrere in errore tanto nel contemplar le cose, che solo vuol conoscere, quanto ancora nel deliberare, è certissimo, che egli può con lo studio, e con l’industria, e col lungo esercizio acquistarsi un abito di giudicar ret¬ tamente, e conoscer le cose, come sono in se, e di vedere alle oc¬ casioni, qual consiglio sia da prendersi, e qual no; nè può ne¬ garsi, che questo abito non sia un compimento, e una perfezio¬ ne delle sopraddette due facoltà. Laonde non senza ragione si chiama virtù, e dicesi intellettuale, perciocché appartiene all’intel¬ letto; (...). 96. Zanotti iv, c. i, 97 (Virtù intellettuali, §§ 7-8): E di qui può vedersi, qual sia il soggetto della virtù intellettuale, e qual la materia; imperocché il soggetto si è l’intelletto medesimo, in cui essa virtù risiede; e la materia sono le cose istesse, che si considerano, inquanto son da conoscersi. 97. Zanotti iv, c. ii, 97 (Virtù intellettuali, § 42): Che la virtù intellettuale sia necessaria alla felicità, può dimostrarsi con molte ragioni. 527