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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA (d) Imperare « est actus rationis praesuppositio actu voluntatis in cu¬ jus virtute ratio movetper imperium ad exercitium actus». i. 2. q. 1.17, art. 1. 26. Valsecchi i, c. ix, 143 (Provvidenza, §§ 23-26): Uno in ver egli è Dio, Che fece ’l Ciel, e la spaziosa terra, I bei flutti del Mar, de’ venti ’l soffio: Ma troppo in cor errando noi mortali Per conforto de’ mali Statue femmo agli Dei di sasso e bronzo, O immagini dorate, O d’avorio formate. L’offrir vittime a loro, e vane feste Celebrare, crediam, che sia pietate. 27. Valsecchi i, c. ix, p. 143 (Provvidenza, §§ 23-26): Essa però l’idea della Divinità, siccome de’ colori la luce, è il fondamento di tutte le favole, ed è la base, a cui levate le stra¬ niere e capricciose giunte, l’idolatria si riduce, e sovra di essa s’appoggia. Sia pur così, ripiglia il Bayle: ma essendo appunto le gen¬ ti tutte corse dietro a coteste mito logiche fole, e di esse adombrata avendo l’idea della Divinità; se il loro consenso esser ci dovesse di qualche peso, tal sarebbe a favore del Politeismo. Noi abbiamo già accennata di sopra la risposta a cotesto sofisma riflettendo sopra un passo di Luciano: perchè però il Bayle si compiace assai d’un tal pensa¬ mento, non sia discaro al Lettore udir la nostra risposta medesima più ampiamente e con maggior forza spiegata dal celebre Mr. Bernardo, grande Antagonista di Bayle, e ch’ebbe con lui anche su questo punto singolare contrasto. « Voi mi dite, (parla egli col Bayle), che tutti coloro (c), i quali hanno creduta una Divinità, hanno altresì credu¬ ta la pluralità degli Dei: se dunque il sentimento loro prova cosa alcuna, prova, e assai meglio l’esistenza di più Dei, che un Dio solo. Io rispondo, che se tutti i Popoli del Mondo si fossero sempre accordati, e oggi pur s’ac¬ cordassero in credere un certo fisso numero di Divinità, e tali Divinità determinate; sarebbe egli questo un forte argomento per asserire, che tutte 498