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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA una cosa, come le ha oggi Quindi non può egli avere alcuna nuova ra¬ gione di cambiarsi di decreto. Dio ha dunque veduto da tutta la eternità ciocché era possibile. Dunque ha egli decretato da tut¬ ta la eternità. Dunque da tutta la eternità ha egli conosciuto ciocché dovrebbe avvenire. Dunque egli è immutabile. 59. Sauri, Met. 11, s. 11, c. 11, 23-24 (Provvidenza, § 10): Se l’uomo è libero, dunque Dio tanto più deve esserlo; per¬ ciocché colui, che ha dato all’uomo la intelligenza, e la libertà, deve possedere queste medesime perfezioni in un grado infinito. (...). Da tutta la eternità Dio ha risolto di creare il mondo; ma il suo de¬ creto non è men libero, perchè poteva determinare il contrario. 60. Sauri, Met. 11, s. 11, c. 11, 25 (Provvidenza, § 12): Dio è infinitamente saggio nei suoi decreti. Noi qui per sapienza intendiamo la scienza di prescrivere alle azioni libere dei con¬ venienti fini alla loro natura, di eleggere i mezzi proprj per ot¬ tener questi fini, e di subordinare gli uni agli altri, i fini partico¬ lari al fine principale. Ora non si può negare a Dio una tale scienza in un grado infinitamente perfetto, scienza, la quale si trova in Dio sotto la forma di un atto, mentre si trova in noi so¬ lamente in potenza, ed anche limitatissima. Dio non può volere il male, nè proporselo per fine; perciocché in Dio la volontà è otti¬ ma e perfettissima. 61. Sauri, Met. 11, s. 11, c. 11, 28 (Provvidenza, § 18): (...) perciocché se potesse darsi che Dio non fosse in una qualche parte del mondo, si potrebbe supporre eziandio, ch’egli non esistesse nella parte vicina, e così nelle altre. Si potrebbe supporre altresì, ch’egli non esistesse in verun luogo, e conseguentemente, ch’egli non esistesse. Dun¬ que egli esiste per tutto, ed è immenso. 478