Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
JEAN SAURI nè contraddittoria. Quindi è chiaro che la rotondità della cera è contingente, potendo la cera esistere senza esser rotonda. Dicesi necessità ipotetica quella, per cui una cosa, la quale non è assolutamente necessaria, diventa poi tale in vigore di una qualche data supposizione. Così per esempio, non è necessario, ch’esista un palla di cera; ma supponendo, che Dio voglia la esistenza di una tal palla, egli è necessario, che la cera sia fatta rotonda. Quindi in siffatta ipote¬ si la rotondità della cera è di necessità di supposizione, vale a dire di necessità ipotetica. 31. Sauri, Met. 1, p. 1, c. v, 20 (Ente, § 40): Una cosa è moralmente necessaria, quando il contrario può esistere dijficimente, quantunque senza miracolo. 32. Sauri, Met. 1, p. 1, c. v, 20-21 (Ente, § 42-44): Si può interrogare, se le essenze delle cose contingenti, ed i loro at¬ tributi essenziali, siano eglino necessarj, eterni, ed immutabili?Ella è co¬ sa evidente, che Dio conosce da tutta la eternità le essenze delle cose; e però le prefate essenze esistono da tutta la eternità nell’intelletto divino, considerandolo in questo senso, che Dio da tutta la eternità conosce cioc¬ ché sarà una qualche cosa, allorché averà ella la sua esistenza, ovvero ciocché sarebbe una qualche cosa, se mai dovesse esistere. La essenza di un circolo deve essere la rotondità; e però è ella una verità eterna, che un circolo non può esistere senza esser rotondo: ed in questo senso la essenza del circolo è necessaria, ed eterna, non già nel senso, che il circolo esista necessariamente, e da tutta la eternità. Così parimenti è impossibile, che un triangolo esista senza tre lati, e senza tre angoli; ed una tal cosa è sempre stata, e sarà sempre impossibile. Dunque egli è vero, che le essen¬ ze, egli attributi essenziali degli esseri contingenti sono necessarj, immu¬ tabili, ed eterni. 33. Sauri, Met. 1, p. 1, c. v, 26-27 (Ente, § 45): L’Essere semplice è quello, che non ha parte alcuna. L’Essere compo¬ sto al contrario si è quello, che risulta dalla unione di parti fra loro di- 469