Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
JEAN SAURI bilità poi estrìnseca consiste in questo, che un qualche essere è idoneo a ricevere la esistenza, e può esistere. Ora, dipende dalla volontà divina, che un essere intrinsecamente possibile riceva, o no, la esistenza; e conse¬ guentemente si vede, che la possibilità estrìnseca dipende affatto da Dio. 12. Sauri, Met. i, i, c. i, p. n (Ente, § 21): Proposizione. La possibilità intrinseca è indipendente da Dio. In¬ fatti se ciò non fosse, Dio medesimo potrebbe fare, che gli attributi di una qualche cosa fossero insieme, e non fossero contraddittorj : ma questo è impossibile; altrimenti Dio potrebbe fare, che un circolo quadrato fosse possibile, e che la quadratura e la roton¬ dità si fossero una sola e medesima cosa; vale a dire, che Dio potrebbe fare, che una sola e medesima cosa fosse in un tempo stesso, e non fosse rotonda: il che e un assurdo. Quindi si deve conchiudere, che Dio non può fare se non quello, che realmente è possibile, il che niente diminuisce la di lui onnipotenza; perciocché un Essere onnipotente si e quello, che può fare tutto il possibile, e non quelle cose, che ripugnano alla possibilità. 13. Sauri, Met. 1, p. 1, c. 11, 12 (Ente, § 22): Col nome di affezioni di un essere noi qui intendiamo tutti i suoi pre¬ dicati, la ragione dei quali ritrovasi nella essenza, o nelle altre cose tanto estrinseche, quanto intrinseche, differenti dalla essenza dello stesso essere; e però il nome di affezione è più esteso del nome di modi, o di attributi. Infatti col nome di modi, o di at¬ tributi altro non s’intendono, che unicamente le proprietà ine¬ renti ad un essere. Se queste proprietà sono elleno necessariamente inerenti ad un essere, in tal caso i modi, o gli attributi si chiamano essenziali: che se poi queste medesime proprietà possono esistere 0 man¬ care in un dato soggetto, nulla cambiandosi la natura dell’essere, allora i modi, o gli attributi vengono detti accidentali. 14. Sauri, Met. 1, p. 1, c. 11, 12 (Ente, § 23): Ma la denominazion di affezione si estende a dei predicati estrìnseci all’essere, i quali contraddistinguono una qualche relazione tra un essere 465