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JEAN SAURI cato al braccio d’una bilancia (Fig. 66), non converrà sospendere all’altro braccio, che un peso p di 27 libbre per tenerlo in equili¬ brio; perchè un tal corpo sarà sospinto in alto dal fluido ab col¬ la forza d’una libbra; e la sua forza respettiva nell’acqua sarà solo di 27 libbre. Ma se esso sia immerso nel mercurio, la cui gravità specifica è 14 volte più grande di quella dell’acqua, egli vi perderà un pe¬ so 14 volte più grande, cosicché un corpo p di 14 libbre potrà tener¬ lo in equilibrio. Da tai principj conchiudono i Fisici, che le gravità specifiche de’fluidi sono tra di esse come le perdite di peso, che fa un me¬ desimo corpo immerso successivamente in tai liquidi. 7. Sauri, Fis. 1, s. 11, § 63, 341-344 (Idrodinamica, § 26): I Fenomeni de’ tubi capillari sono assaissimo noti, nè noi possiamo passarli sotto silenzio. Nella Sezione seconda di quest’opera ab¬ biamo veduto, che un liquore racchiuso in tubi comunicanti mettesi a livello, e sale alla stessa altezza: questa legge però non ha luogo ne’ tubi assai angusti, i quali per la picciolezza del loro diametro, comunemente si chiamano capillari. In siffatti tubi i più de’liquori s’innalzano sopra il livello,producendo una maravigliosa varietà di fenomeni (...). Ne’ tubi angustissimi l’acqua tanto più s’in¬ nalza, quanto minore è il diametro d’essi, purché tai tubi sieno net¬ ti^...). Tuttavia tutti i fluidi non si elevano alla stessa altezza. [Segue una tabella con le indicazioni delle altezze raggiunte dai fluidi nei tubi capillari in rapporto alla loro densità, che permette a Leopardi di affermare che non c’è rapporto tra la diversa natura dei liquidi e la loro ascesa nei capillari]. 8. Sauri, Fis. 1, s. 11, § 65, 345 (Idrodinamica, § 27): (...) I Fisici, che seguirono le insegne di Descartes, hanno inventato un gran numero d’ipotesi per ispiegare tai sorte di fenomeni. I più d’es¬ si sostengono, che a produrli concorrono molte cagioni. Ci as¬ sicurano spezialmente, che non potendo l’aria interna libera¬ mente scorrere nel tubo per la picciolezza del suo diametro, non può perciò far equilibrio coll’aria esterna; ma tale ipotesi non può più sostenersi, quando facciasi attenzione, che l’aria è 463