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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA dare a combinarsi in istato di solidità co’ corpi combustibili, che si bru¬ ciano, senza perdere il calorico, e la luce, che lo tenevano sotto forma aeri¬ forme. Questa luce, e calorico, che si svolgono in questa decomposizione dell’aria vitale, formano ciò, che chiamiamo volgarmente fiamma, fuoco, ec. La diversa rapidità, con cui i corpi combustibili assorbono quest’ossi¬ geno in istato di solidità, la quantità diversa, che ne assorbono, e lo stato diverso, di solidità con cui lo ricevono in combinazione, formano le diffe¬ renze ch’esistono fra’ corpi combustibili, e rendono ragione perchè sieno così variate le quantità di calorico, e di luce, che dalle diverse combustioni si svolgono. Ecco dunque perchè le combustioni non hanno luogo, che do¬ ve esista aria vitale ossia gas ossigeno, e cessano all’istante qualora vi manchi questo elemento, come cessa la respirazione degli animali, che altro non è che una combustione lenta d’idrogeno e di car¬ bonio, principj del loro sangue, che fassi appunto all’aria aper¬ ta. Il fine di ogni combustione è sempre quello di convertire il combusti- bile che si brucia in un ossido, o in un acido, cioè in un corpo incombusti¬ bile ossia bruciato. Quest’ossido, od acido torna per conseguenza combu¬ stibile, perdendo, in qualsivoglia modo l’ossigeno, con cui si è combinato bruciando. Diz. 6. Poli-Dandolo, Trombe, (Elettricismo, §§ 32-35): Quel movimento terribile e vorticoso discendente da una nuvola alla terra, o da una nuvola al mare, occasionato dal pas¬ saggio del fluido elettrico dall’alto al basso, dicesi tromba. Le trombe dunque non si originano che ristabilendosi l’equilibrio fra una nuvola altamente caricata, e la terra 0 il mare. Tutto il resto che si opera in questo fenomeno è occasionato da pure forze mecca¬ niche. Se l’equilibrio del fluido elettrico fra una nuvola e la ter¬ ra, o il mare si fa attraverso ad un’aria secca, allora questo fluido non iscappa che per un dato punto della nuvola, onde ritrovare per parte dell’aria circostante, corpo non conduttore, la minor resistenza possibile. (...). Il fulmine dunque, venendo alla terra, non presenta che una specie di solco 0 filone sottilissimo che si apre fra la nu¬ vola e la terra, attravero l’atmosfera, e ch’è tanto più sottile, quanto più l’estensione dell’aria che percorre, è dappertutto secca. Valutato che tu abbia in modo conveniente tutto ciò che ha rapporto col ful¬ 454