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SAVERIO POLI E VINCENZO DANDOLO 5. Poli-Dandolo 1,1. iii, a. 111, § 157,143 (Astronomia, §§ 30-31): Se l’orbita lunare non intersecasse quella della Terra, che vai quan¬ to dire l’ecclittica, dovrebbesi ella immancabilmente ecclissare in ogni plenilunio; imperciocché essendo ella in quel tempo in opposizione col Sole, il corpo opaco della Terra, che si trova frammezzo, intercetterebbe il lume di quello; e gettando la sua ombra sopra la Luna, andrebbe ad oscurarla; ch’è quel che dicesi ecclisse. Così d’altra parte verrebbesi ad ecclissare il Sole in ogni novilunio, a motivo che la Luna ri¬ trovandosi allora in mezzo fra la Terra e il Sole, intercetterebbe i raggi solari, e cuoprirebbe colla sua ombra lajaccia della Terra, ch’è quella che in realtà si ecclissa qualor diciamo ecclissarsi il Sole, ch’è il fonte della luce. 6. Poli-Dandolo 1, 1. in, a. 11, § 149, 129 (Astronomia, § 17): 2°. La supposizione del giro diurno de’ pianeti, giusta i due sistemi tolemmaico e ticonico, è così lontana dal vero, che se ciò fosse, le stelle fis¬ se, per esempio, le più prossime alla Terra dovrebbero descrivere un’orbita così enorme nello spazio di 24 ore, che quand’anche la loro ve¬ locità si supponesse uguale a quella d’una palla di cannone, che scorresse 600 piedi in ogni secondo di tempo, pure dovrebbero impiegarci undici milioni, trecento, quarantanovemila anni per iscorrerla. Ciocché in¬ tender si dee a proporzione ancor de’ pianeti; laddove nel siste¬ ma copernicano spiegansi benissimo siffatte apparenze mercè del solo giro della Terra intorno al suo asse, di cui fra poco ra¬ gioneremo. 7. Poli-Dandolo 1, 1. in, a. 111, § 151, 134 (Astronomia, § 32): Sono elleno [le comete] però corpi opachi al par de’ pianeti, illu¬ strati dal Sole, e soggetti a fasi ugualmente: quella che apparve nel 1680, essendo passata nel mese di dicembre 166 volte più dawi- cino al Sole di quel che la è la nostra Terra, concepì un calore così smisurato, che riputossi da Newton 28 mila volte maggiore di quello cui sogliam provare nel cuor della state. (...). Sono le loro orbite [delle come¬ te] ellissi molto eccentriche, ossia allungate di molto. 441