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STEFANO PACE 18. Pace, Fis. iii, t. v, c. u, 233 (Bestie, § 22): Un fanciullo di due, molto più di tre anni sorrìde alle carezze del padre, e della madre, e fa atti digioja alla loro presenza; il che non fa al¬ la presenza di altre persone; adunque convien dire che li conosca; o pure bisogna negare che egli abbia senso, come un cane, che accarezza il suo padrone, e non altri. Ora se li conosce con qual cognizione li conosce? Spirituale non già; perchè egli non consi¬ dera d’aver ricevuto da essi la vita, né pensa all’obbligazione c’ha un figlio alii suoi genitori, etc. 431