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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA tà a ciascuno istante nell’istessa proporzione che quella nella quale è stata accelerata discendendo (253). Arrivato al punto D, non può andare più in là, perchè la sua gravità lo sollecita a di¬ scendere; e siccome è nel medesimo caso in cui era al punto B, ritorna da D in A, e da A in B, e così di seguito per le oscillazio¬ ni seguenti. In maniera che se questo corpo non provasse resi¬ stenza per parte dell’aria, e che non avesse attrito al punto di sospensione C (96), questo moto sarebbe perpetuo. Non cessa dunque che per queste cause, le quali quantunque accidentali sono non ostante inevitabili in natura. (...) 262. Dal che ne segue che un pendulo, la di cui lunghezza è costante, deve fare tutte le sue vi¬ brazionigrandi 0 picciole che sieno isocrone, 0 della stessa durata nel me¬ desimo luogo. 26. Brisson ii, c. viii, § 277, 5 (Idrodinamica, § 1): 277. L’Idrodinamica è una scienza che ha per oggetto la gra¬ vità, l’equilibrio, e il moto de’ fluidi. Mediante questa definizione si vede che l’Idrodinamica comprende l’Idrostatica, e l’Idraulica. L’idro¬ statica considera l’equilibrio de’ fluidi in quiete: distruggendo questo equilibrio ne risulta un moto: ed ecco ove comincia l’I¬ draulica. 27. Brisson ii, c. viii, § 278, 5-6 (Idrodinamica, §§ 2-3.): 278. Si chiama Idrostatica la scienza che ha per oggetto la gravità e l’equilibrio de’fluidi, e il modo con cui si mettono in equilibrio in questi fluidi i corpi che vi sono immersi. Archimede è fra gli an¬ tichi quello che ha fatti maggiori progressi in questa scienza: si onora anche al dì d’oggi per la maniera ingegnosa colla quale conobbe che una corona d’oro non era della bontà a cui doveva essere, pesandola idrostaticamente. 28. Brisson ii, c. viii, §§ 279-280, 6-7. (Idrodinamica, § 13.): 279. Abbiamo detto di sopra (226) che la forza che fa cadere i corpi verso la terra è la sola causa del loro peso, e che medianti 366