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DISSERTAZIONE SOPRA L’ESSERE SUPREMO Ma vegliante sempre, ed intento a proteggere il suo Ateismo ci oppon qui il Bayle stoltamente, che il Politeismo è confer¬ mato dal consenso di tutte quasi le nazioni, le quali per gran tempo prestaron fede alla mitologia, dal che vuol egli inferire, che essendo il Politeismo affatto mostruoso, ed irragionevole, e non potendo per niun modo valere a dimostrarlo l’universal consenso delle genti, non potrà questo dimostrar neppure la esistenza |68| dell’Essere Supremo. Noi ci serviremo per ribat¬ tere questa obbjezione di Bayle delle parole di Mr. Bernard, suo famoso avversario, il quale indirizzando al medesimo le sue parole così si esprime. « Voi mi dite, che tutti coloro, i quali han¬ no creduta una Divinità, hanno altresì creduta la pluralità degli Dei: se dunque il sentimento loro prova cosa alcuna, prova, e assai meglio l’esi¬ stenza di più Dei, che un Dio solo. Io rispondo, che se tutti i popoli del mondo si fossero sempre accordati, e oggi pur s’accordassero in credere un certo fisso numero di Divinità; e tali Divinità determinate; sarebbe egli questo un forte argomento per asserire, che tutte esistano coteste Divini¬ tà: ma la cosa non va in tal modo. Dopo che tutti gli uomini detto han¬ no con una voce comune: havvi una Divinità, si dividono in una infini¬ tà di sette differenti, e non si trovan due popoli, che ammettano nè gli stessi, nè il numero stesso di Dei. Quando parlano (69) con un linguaggio medesimo, io gli ascolto, perchè credo essere questa la voce della natura: Ma da che più non s’accordano, e parlano diversamente, io comincio a disaminare chi ha il torto, e chi ’l diritto. Ed in qual foggia potrà provar¬ si, che tutti ipopoli abbiano creduto sempre il Politeismo?Forse col testi¬ monio d’Orfeo, d’Omero, 0 d’Esiodo? Ma facciasi l’onore a Mosè d’ac¬ cordargli tanto d’autorità, quanto a questi tre antichi Poeti. Che se gli può conceder di meno? Or questo antico Legislatore m’insegna essere 343