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DISSERTAZIONE SOPRA L’ESSERE SUPREMO di semplice intelligenza, quella per cui Dio conosce le cose meramente possibili. |6i| Chiamasi finalmente scienza media quella, per cui Dio conosce i futuri condizionali, ossìa ciò, che accaderebbe qualora avesse luogo una data circostanza. Quelli, che riguardano i futuri condizionali come cose meramente possibili tolgono la scienza media riducendola a quella di sem¬ plice intelligenza. Dio è un essere pienamente libero per essenza come quello, che le cose tutte liberamente creò, e compose lasciando agli es¬ seri ragionevoli la facoltà di liberamente determinarsi, facoltà, che come essenzial perfezione deve necessariamente ad esso appartenere in grado assolutamente sommo. Dio è immutabile sì nelle sue perfezioni, che ne’ suoi decre¬ ti. Egli diffatto non può nè acquistare, nè perdere alcuna delle prime, mentre se ciò fosse egli mancar potrebbe di qualche per¬ fezione, o perduta, o non peranco acquistata, e per conseguenza non sarebbe sommamente \ 6i\ perfetto. Dio è dunque immuta¬ bile nelle sue perfezioni. Egli lo è ancora ne’ suoi decreti men¬ tre sin da tutta l’eternità conobbe, ed ebbe a se presenti quelle ragioni di volere una cosa, che conosce al dì d’oggi nè può per conseguenza giammai cangiare gl’immutabili suoi decreti. Dio è ne’ suoi voleri sommamente saggio mentre egli non può giammai volere il male, nè proporselo per fine ripugnando ciò alla sua essenza. Nè la moltitudine de’ mali metafìsici, fisici, e morali, che nel mondo ritrovasi si oppone in modo alcuno a 339