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DISSERTAZIONE SOPRA LE DOTI DELLANIMA UMANA altra contraria ipotesi vien comprovato. Noi certamente non conosciamo tutte le qualità dello spirito, e d’altronde sapendo non essere questa forza di agire sui corpi contraddittoria alla sua essenza nulla ci vieta di annoverarla tra le proprietà spet¬ tanti alla mente umana. Può vedersi evidentemente dimostrata una tale attitudine, e sufficienza dello spirito a muovere imme¬ diatamente da se stesso |49| la materia nella prima parte delle Lettere Familiari del Conte Lorenzo Magalotti alla Lettera decima- quinta. Vinti, e debellati per ogni parte i nostri awersarj riduconsi finalmente a contrastare all’uomo il libero arbitrio, e qui è do¬ ve essi credono aver trionfato. A disingannarli, seppur ciò non è un tentar l’impossibile, e a pienamente convincerli del loro er¬ rore noi esporremo in prima la vera nozione della libertà del¬ l’uomo, e dopo aver questa dimostrata passeremo a confutare le contrarie obbjezioni. La libertà viene dall’Angelico Dottore definita una facoltà di eleggere: «Liberum arbitrium nihil aliud est quam vis electiva » poiché «proprium liberi arbitrii est electio. Ex hoc enim liberi arbitrii esse dicimur quodpossumus unum recipere, alio recu- sato: quod est eligere». Questa facoltà di eleggere vienci dimostra¬ ta dall’intimo sentimento naturale, e dalla quotidiana esperien¬ za per modo, che sol coloro, che l’|5o| animo hanno pervertito, e accecato l’intelletto possono rivocarla in dubbio. Eh chi diffat- to potrà mai persuadersi, che egli agisce necessariamente allor¬ ché vede, che è in sua balìa il fare, o il tralasciare qualsivoglia azione, il continuarla, o il sospenderla; l’appigliarsi a questo, o 331