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DISSERTAZIONE SOPRA ALCUNE QUALITÀ DELL’ANIMO definirne le diverse specie, e termineremo in fine coll’accen¬ nar la soluzione di alcune questioni, che soglion proporsi in¬ torno all’amicizia. L’amicizia vien definita una benevolenza manifestata, e scambievole. E qui notar si debbono accuratamente i termini della nostra definizione, mentre se alcun di questi tolto fosse, o cangiato essa non sarebbe sufficiente a spiegar la natura dell’a¬ micizia. E primieramente noi diciam benevolenza, e non amo¬ re, poiché l’amore può volersi ancora a cose insensibili come al vino, alle ricchezze, e a simili cose; non così la benevolenza, la quale esprime doversi desiderar bene all’amico. Diciamo in se¬ condo luogo benevolenza manifestata poiché se alcuno desi¬ deri bene ad alcun altro senza che egli sappia nulla della sua benevolenza, l’uno non potrà dirsi amico dell’altro, il che è evidente. Diciamo finalmente benevolenza scambievole poi¬ ché se ciò non fosse potrebbe alcuno amare, e desiderar bene ad alcun altro, I731 ed in iscambio esser da questo odiato, e con- tuttociò dirsene amico, il che è falso manifestamente. Questa benevolenza dunque scambievole, e scambievol¬ mente manifestata esser può di tre sorte. Della prima si è quel¬ la, che nasce dalla utilità, della seconda quella, che nasce dal piacere, della terza finalmente quella, che nasce dalla virtù. E qui deve avvertirsi, che noi non intendiam di parlare di quella amicizia, che ci viene imposta dalla natura o dalle leggi come è quella, che passar dee tra il padre, e il figlio, o tra il principe, e il suddito, ma di quella solamente, che per pura elezion si con¬ trae, e da niuna legge naturale, o civile ci viene imposta. L’amicizia dunque, che nasce dalla utilità ha luogo, allor¬ 289