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DISSERTAZIONI FISICHE quale svolgendosi in quel momento forma il lampo seguito dal tuono, che vien formato dall’oscillazione delle nubi, e dell’aria circostante. Da ciò si vede, che tanto maggiore sarà il tuono quanto maggiore è la quantità e l’impeto del fluido elettrico nel suo passaggio dall’una nube all’altra. Se questo passaggio invece di farsi dall’una nube all’altra si faccia dalla nube alla terra si avrà allora il fulmine il quale sarà tanto più terribile quanto maggiore è la distanza della nuvola dalla terra, e quanto è più secca l’atmosfera tra la nuvola, e la terra interposta. A pre¬ servarsi da un sì tremendo fenomeno sogliono esporsi sulla ci¬ ma de’ più alti edificj delle verghe di ferro, che vanno a termi¬ nare in un’acutissima punta per attrarre più facilmente la sotti¬ lissima colonna di fluido elettrico, che per la sua affinità con i metalli discende quietamente sul ferro, e da questo per una non interrotta successione di fili dello stesso metallo vien paci¬ ficamente nella terra deposto, e con essa equilibrato. Avviene talora che il |68| medesimo ufficio delle verghe di ferro venga esercitato dalle nubi stesse, le quali ridotte per una improvvisa mancanza di calorico dallo stato di fluido aeriforme a quello di liquido traggon seco combinato il fluido elettrico, e tranquilla¬ mente in tal modo l’equilibrano con la terra. Può eziandìo ac¬ cadere talvolta, che sopraccaricandosi la terra medesima di fluido elettrico ella dal suo seno lo scagli in grembo alle nuvole per la stessa cagione per cui le nuvole lo lanciano in seno alla terra. L’osservazione di questo fenomeno diede luogo a Maffei 228