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I451 òecondo alcuni autori l’astronomìa ebbe la sua origine presso i Babilonesi forse perchè questi popoli possedevano a preferenza delle altre nazioni un’eccellente specola nel Tem¬ pio di Belo, ossìa torre di Babel. Da quest’eminente edificio eglino cominciarono a considerare l’altezza degli astri, a defi¬ nirne i movimenti, e ad indagarne le mutazioni. Talete Milesio, il quale viene annoverato tra i sette sapienti della Grecia fu uno de’ più savj Astronomi dell’antichità, se savio Astronomo può chiamarsi colui, il quale calcolò la grandezza del sole esser solo 720 volte maggiore di quella della luna. Narrasi, che una vec¬ chia vedendolo caduto in una fossa mentre attentamente con¬ templava il moto degli astri gli dicesse « Eh come potrete voi conoscere ciò, che è tanto lungi dal vostro capo se non vedete neppure ciò, che è sì vicino ai vostri piedi? ». Dopo Talete Pita¬ gora, Platone Aristarco, Anassimandro, Anassimene, Aristotele, Filolao Metone, Ipparco, e molti altri diedero un gran lume al¬ 210