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32| l^a luce è una delle 33 sostanze semplici note, la quale per la sua affinità con l’ossigeno agisce in modo particolare sopra i corpi. La di lei natura è stato finaddora il soggetto delle più im¬ portanti Filosofiche dispute. Pretende Cartesio che il sole cir¬ condato per ogni parte dalla materia globosa premendola effi¬ cacemente risvegli in noi il senso della vista. Sembra che il Car¬ tesio non sappia in alcuna occasione dimenticare il frivolo si¬ stema del chimerico suo vortice. Per mezzo di esso egli ha pre¬ teso dimostrare l’impossibilità del vuoto; esso ha supposto es¬ ser la cagione della gravità dei corpi, senza darsi in modo alcu¬ no la briga di esaminare la grandissima difficoltà, che incontra¬ si nell’ultimo di questi sistemi, il quale si oppone diametral¬ mente alla prima universalissima, ed evidentissima legge della gravità, la di cui causa cercasi in esso di spiegare. Conoscendo adunque l'Abbate Nollet l’assurdità dell’ipotesi Cartesiana, per l’insussistenza di questo vortice, e di questa materia globosa, cercò di supplirvi ammettendo esser la luce un fuoco I331 ele¬ mentare, il quale benché sia sempre presente nondimeno per eccitare in noi il senso della vista ha bisogno di esser messo in moto dai corpi luminosi. Ma oltre Tesser questo sistema sog¬ getto a gravissime difficoltà, che non è ora del mio instituto l’e¬ sporre convien confessare, che il modo, con cui spiegansi in es- 199