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DISSERTAZIONE SOPRA L’IDRODINAMICA dovrà ascendere ad una maggiore altezza. Allorché poi l’attra¬ zione delle molecole del fluido supera quella del tubo, come avviene nel mercurio il medesimo dovrà discendere nel tubo in ragione inversa della sua massa, il che è totalmente consen¬ taneo agli esperimenti. Noi non ci fermeremo a contendere se la forza di attrazione venga esercitata successivamente dai di¬ versi anelli del tubo o dall’intera sua superficie, non potendo ciò venir determinato in alcun modo ad onta di tutti gli sforzi, e di tutte le ragioni apportate dai fautori di ambi i sistemi. |i6| Ciò che finora dicemmo esser può sufficiente a spiegare le varie dottrine dell’Idrostatica. Noi non considererem, che di volo le proprietà del moto dei fluidi per non mancare alla bre¬ vità che ci siamo prefìssa. Un fluido sperimenta nel suo moto tutti gli ostacoli, che i solidi sperimentano, i quali son capaci di arrestare il suo corso. Così un fiume verrebbe a fermarsi nel suo letto se la forza comprimente dell’acqua, che non cessa di scaturire dalla sua sorgente con una continua impulsione non lo ponesse in perpetuo moto. Egli può in tal modo ascendere ancora per una direzione verticale, come sperimentò il Sig.r Pi- tot socio dell’Accademia Parigina il quale ponendo in un fiume un tubo piegato rettangolarmente vide, che l’acqua riempendo subitamente il canaletto orizzontale si elevò nel canaletto ver- 183