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DISSERTAZIONI FISICHE tata per mezzo del calorico, il quale penetrandola per ogni par¬ te ne separa le più minute particelle e la mette in istato di oc¬ cupare uno spazio sempre maggiore a misura che accrescendo¬ si il calorico si accresce la forza, e l’attività del medesimo a se¬ parare disciogliere, e dividere le molecole di quella piccola porzione di aria. Viene ancora riferito dal chiarissimo Abbate Nollet un esperimento, nel |68| quale ponendosi una qualsivo¬ glia sottilissima moneta nel mezzo di una fiamma di zolfo su¬ blimato essa si divide in due laminette secondo il suo piano, e talvolta una delle due laminette essendo più sottile dell’altra lascia in quest’ultima l’impressione del conio in modo che la moneta non sembra sensibilmente diminuita. Ciò avviene per¬ chè al dir del mentovato Scrittore « la parte più sottile dello zolfo che si sviluppa nell’ardere, e che s’insinua quinci, e quindi tra le parti del metallo dilatato dal fuoco forma nell’interiore della moneta, e secondo il suo piano un suolo di materia straniera al metallo, che cagiona la divi¬ sione, e che si ravvisa quando le parti sono separate». Da ciò, che si è detto della divisibilità dei corpi egli è eviden¬ te che ciascuna particella per picciola che ella sia deve sempre terminare in superfìcie; diversamente ella non potrebbe esser divisibile poiché il punto geometrico è affatto indivisibile. Ciò serve a spiegare in qualche modo la natura della Figurabilità dei corpi, la quale viene pure riconosciuta come un attributo della materia spettante |69| alla di lei estensione. Noi intendiamo per figurabilità quella proprietà, che hanno i corpi di possedere una qualche figura. Questa figura deve sempre terminare in superficie per l’anzidetta ragione, e non essendovi corpo alcu¬ no che non abbia qualche superfìcie egli è chiaro, che non vi 166