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DISSERTAZIONE SOPRA L’ESTENSIONE di rimanere nella sua posizione. L’aria medesima, l’acqua, e qualsivoglia fluido sono impenetrabili, e egli è evidente che se vuoisi por nell’acqua alcun corpo, o passare a tramezzo dell’a¬ ria circostante, tutto ciò non potrà farsi che obbligando l’aria, e l’acqua ad abbandonare quel luogo, che vuoisi occupare, e co¬ stringendole a ritirarsi, e lasciar libero lo spazio in questione; esse però resisteranno per quanto è in loro potere alla forza contraria. « Vi sono, al dir del sopracitato Scrittore, certi corpi che sembrano lasciarsi penetrare, ma non è che una penetrazione apparente, e non reale. Per esempio una spugna riceve, e ritiene interiormente una gran quantità d’acqua, ma quest’acqua va a posarsi ne’ vuoti che si tro¬ vano fra le parti della spugna, e non occupa niente affatto il luogo delle parti proprie della spugna. Si può dire lo stesso di un pezzo di zucchero, di una pietra tenera ec. La pietra delle cave di Bourè vicino a Montri- chard nove leghe distanti da Tours ritiene più di venticinque libbre di acqua per piede cubico. Ma quest’acqua va ad occupare gli spazj, |64| che le parti della pietra, o dello zucchero lasciano vuoti della loro propria so¬ stanza nè mai il luogo che occupano quelle medesime parti ». La dottri¬ na dell’impenetrabilità dei corpi spetta in gran parte alla forza d’inerzia essendo la resistenza, che fa il corpo a chi vuol to¬ glierlo dal proprio luogo un prodotto della medesima. Viene altresì annoverata tra le proprietà dei corpi apparte¬ nenti alla loro estensione la Divisibilità. Ciascun corpo è forma¬ to di particelle, e di molecole unite insieme per mezzo dell’af¬ finità d’aggregazione, di cui sono dotate. Essi sono dunque di¬ visibili, cioè le sue particelle possono essere slegate, e scompo¬