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DISSERTAZIONE SOPRA L’URTO DEI CORPI proporzione della sua massa, e della sua velocità contro pochis¬ sime parti del muro. A questa compressione esse si arretrano cedono alla forza contraria, e rinculando sopra le parti del mu¬ ro a loro più prossime fanno, che queste altresì vadano di mano in mano sopra le altre producendo in tal modo un leggiero af¬ fondamento alla superfìcie del muro. Da ciò ne siegue che I49I il globo sarà nel secondo istante ritardato del suo moto poiché penetrando egli nell’affondamento prodotto nel primo istante sarà a contatto di più parti del muro, e per conseguenza avrà più parti da rispingere, oltredichè essendo esse nel secondo istante più condensate che nel primo sono in grado di fare una maggior resistenza, volendo ancora tacere dello schiacciamen¬ to sofferto nell’incontro anche dal globo percuziente. Se il corpo urtato sia sensibilmente molle il globo sieguirà a muoversi secondo la sua direzione finché la forza impressa sia affatto svanita, ed allora non trovando corpo alcuno capace di opporgli una vigorosa reazione, o si fermerà nel prodotto af¬ fondamento, o ricadrà per il proprio peso. Se poi il corpo per¬ cosso sia di sufficiente durezza il corpo percuziente dovrà ri¬ tornare indietro trovando egli nel corpo urtato una reazione trionfante, e capace di respingerlo per una direzione contraria a |so| quella, per la quale egli era venuto. Avviene talora, che il corpo percuziente cada dopo l’urto descrivendo una linea cur¬ va. La cagione di un tal fenomeno spiegasi per mezzo della for¬ za di gravità nè è qui del nostro proposito il dimostrarla. 151