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        Spiace a gli Dei chi violento irruppe
Nel Tartaro. Non fóra
Tanto valor ne’ molli eterni petti.
Forse i pallidi lustri, e forse il Cielo
50Gli umani casi e gl’infelici affetti
Giocondo a gli ozi suoi spettacol pose?
Non fra sciaure e colpe,
Ma libera ne’ boschi e pura etade
Natura a noi prescrisse,
55Reina un tempo e Diva. Or poi ch’a terra
Sparse i regni beati empio costume,
E ’l viver macro a nova legge addisse;
Quando le infauste luci
Virile alma ricusa,
60Riede Natura, e ’l non suo dardo accusa?